Lucia Bronzetti: “Il mio tennis è fatto di cuore e aggressività”

Lucia Bronzetti
(Lucia Bronzetti – Foto Nizegorodcew)
di Camilla Abbate

Per la giovane tennista riminese Lucia Bronzetti, classe 1998, il 2016 fino ad ora è stato ricco di emozioni e di risultati: dalla partecipazione alle Prequalificazioni degli Internazionali BNL d’Italia a una vittoria con una top 300 nelle qualificazioni del 50000 $ a Brescia, fino al raggiungimento della sua prima semifinale in un torneo itf 10000 $ a Sassuolo. Abbiamo voluto conoscere più a fondo la giovane azzurra partendo dalle prime esperienze sul campo da tennis fino ad arrivare agli obiettivi per l’immediato futuro.

Quando e come nasce la tua storia con il tennis?
“Ho iniziato a giocare abbastanza tardi all’età di 10 anni, a Pietracuta,una piccola cittadina sulle colline riminesi con Patricio Remondegui, con il quale mi alleno tuttora”.

A che età hai deciso di competere a livello agonistico?
“Ho cominciato a giocare tornei in Emilia Romagna nel secondo anno under 12, ma perdevo sempre (ride). Nonostante le sconfitte ho continuato ad allenarmi e a cercare di migliorarmi e per fortuna dopo un po’ di tempo è arrivato qualche risultato”.

Come ti descriveresti?
“Mi definisco un’attaccante, una giocatrice aggressiva che cerca sempre di prendersi il punto. Per quanto riguarda il mio carattere sono una ragazza molto determinata, che lotta sempre fino alla fine, punto su punto”.

In questi ultimi mesi sei migliorata esponenzialmente sotto tutti i punti di vista, quali sono i segreti di tale crescita?
“Frequentando un liceo pubblico le assenze sono limitate e l’impegno scolastico mi richiede molta energia. Durante l’anno mettevo la sveglia alle 5:30 per studiare perché arrivavo morta a casa dopo gli allenamenti;sono tanti i sacrifici ma si fanno con piacere per questo sport. Ho lavorato molto con il mio coach Remondegui in campo e posso sentirmi soddisfatta del percorso che stiamo svolgendo insieme”.

Raccontaci un po’ le tue sensazioni ed emozioni nel giocare al Foro Italico…
“Il Foro è stata sicuramente l’esperienza più emozionante della mia giovane carriera, in quei campi si respira un’aria completamente diversa. Devo dire che all’inizio mi sembrava stranissimo vedere tutti i professionisti vicino a me, sembrava quasi surreale! Quando sono tornata a casa ho subito pensato di voler rigiocare assolutamente i tornei open BNL per poterci ritornare”.

La tua vittoria più importante è forse quella contro Ekaterine Gorgodze, giocatrice georgiana top 300…
“In quel match ho giocato molto bene, credo di aver espresso al massimo il mio tennis, è stata una partita molto equilibrata giocata davvero su pochi punti. Nel primo set perdevo 5-2 ma sono riuscita a portarlo a a casa, mentre il terzo è stata una lotta pazzesca. Alla fine sono riuscita a portarla a casa col cuore…”.

Infine, è arrivata la tua prima semifinale a Sassuolo….
“In quella settimana paradossalmente sentivo male la palla sulla racchetta, non avevo delle belle sensazioni ma ho lottato tantissimo e se sono arrivata in semifinale è soprattutto grazie a quello”.

Quale sarà la programmazione estiva, libera da impegni scolastici?
“Giocherò un torneo a settimana, in Italia c’è un 10000$ dopo l’altro nei mesi di luglio e agosto e dovrei farli tutti per cercare di prendere altri punti. A settembre ricominceranno le lezioni a scuola e dovrò disputarne meno”.

Hai già pensato a cosa fare una volta finito il liceo?
“Penso di prendermi due anni per allenarmi full time e provare seriamente a diventare una  giocatrice professionista…poi si vedrà”.

Un’ultima domanda Lucia, in che posizione vorresti chiudere l’anno?
“Il mio obiettivo è stare dentro le 900”.

Grazie Lucia per la tua disponibilità e gentilezza nel rilasciare l’intervista, ti auguriamo di continuare a lavorare con  questa dedizione e serietà affinché tu possa ottenere risultati sempre migliori in questo 2016 che fino ad ora ti ha già regalato grandi gioie e soddisfazioni.

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