Rebecca Sramkova, road to the top 100


Parlando di tennis è sempre complicato definire la parola “talento” riferendola ad un tennista in quanto ognuno di noi può considerare talento una caratteristica differente in questo sport. L’unica cosa certa è che, osservando un match, puoi individuare la peculiarità del giocatore in un lasso di tempo lungo o breve. Ed è questo che accade quando ti ritrovi a guardare un match di Rebecca Sramkova, basta un dritto, un rovescio lungo linea (il suo colpo) per farti capire come abbia qualcosa che difficilmente si trova sul campo da tennis. La capacità di anticipare i colpi e di imprimere tale velocità è veramente qualcosa che ti lascia impressionato. Per la 20enne di Bratislava non deve essere una sorpresa il ranking raggiunto in questo 2016 con una serie di risultati importanti, tra cui la vittoria nel 100 mila dollari di Biarritz battendo l’italiana Martina Trevisan in una finale chiusa solo al terzo set. La stessa Rebecca ha affermato: “Ho vinto 3 tornei Itf a Karshi, Roma e Biarritz, in stagione e certamente quello che ricordo meglio è Biarritz. Il perché? Semplicemente perché ho ritrovato il mio tennis [risata], giocando ad un livello molto alto”. Ha poi aggiunto: “È stata una splendida stagione con il raggiungimento di obiettivi importanti. Certo punto a fare molto di più e mi aspetto tanto, per il momento mi godo la posizione, i punti del ranking arriveranno continuando a giocare così”.
Dicevamo del ranking, quel no. 119 attuale (anche best ranking) che la vede vicina al traguardo della top 100 e vicina a una top 10 delle più giovani tenniste attuali (considerando classi di età a partire dal 1996). In questa speciale classifica (che conta relativamente) è al 12 posto dietro a Kasatkina (che si allena al Tc Empire Trnava, così come la Sramkova), Bencic, Ostapenko, Osaka, Konjuh, Siniakova, Chirico, Dodin, Bellis, Vekic, Sorribes Tormo.
E quando vedi una tua connazionale, Dominika Cibulkova, fare così bene nel circuito arrivando a vincere addirittura il Master femminile, questo non può che darti una spinta in più per cogliere i tuoi obiettivi.“Domi rappresenta una grande motivazione per tutte noi tenniste slovacche. È davvero piccola e molti allenatori le avevano detto che non poteva raggiungere un tennis di alto livello con questa altezza, lei ha lottato e ha dimostrato a tutti noi come i sogni possono diventare realtà”.
Soprattutto considerando che Rebecca non ha ancora esperienza a livello Wta, visto che lo scorso anno non era neanche nelle top 300 del ranking. Anche negli Slam, l’unica esperienza è stata quella degli Us Open in cui è uscita sconfitta al primo turno di qualificazione in un match ad alti e bassi (come tanti giocati in questa stagione) contro la bulgara Karantacheva.
Il primo passo importante potrebbe essere quello della convocazione in Fed Cup, giocandola da protagonista.“Sarebbe un sogno essere nel team di FedCup e molto probabilmente sarò nel team per la sfida di febbraio con l’Italia”.
La stagione terminerà con i tornei WTA di Limoges e ITF di Dubai nel tentativo di interrompere la striscia di 4 sconfitte consecutive, ottenute dopo la vittoria a Biarritz, e di raggiungere il traguardo della top 100 già in quest’anno. Per il prossimo Rebecca ha le idee chiare:“ Voglio stare bene fisicamente durante l’anno e provare a raggiungere la top 50”.

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