Roberta Vinci: “I miracoli possono succedere”

Vinci press

di Alessandro Mastroluca

“Oggi è il mio ultimo cheesburger. Domani finalmente pasta, una vera pasta, a casa”. Scherza Roberta Vinci in conferenza stampa sulle emozioni di questa finale, su quello che si porterà dentro da due settimane verso l’infinito e oltre.

“Credo sia un momento incredibile per tutti gli italiani. Ora, quando tornerò a casa, realizzerò quel che abbiamo fatto perché adesso per me non è una situazione normale. Vorrei poter tornare indietro e provare davvero a capire quel che ho fatto”.

In questa finale, spiega, “ero stanca, soprattutto nel primo set. Penso che Flavia abbia giocato meglio. È stata più solida, ha giocato molto meglio di rovescio, soprattutto lungolinea, e ha servito meglio di me. Ero anche nervosa, ma anche lei, è normale. È dura giocare contro un’amica, con Flavia ci conosciamo da quando eravamo piccole, è stata una finale difficile mentalmente, per tutte e due. Io ho provato a dare il meglio, a essere aggressiva. Ma lei ha giocato meglio di me. Di sicuro, è stato strano per me. Sono felicissima di aver raggiunto la finale, anche se l’ho persa”.

Questo risultato dimostra, a se stessa e al mondo, che “i miracoli possono succedere. È un miracolo che io abbia battuto Serena. È un miracolo che due italiane siano arrivate in finale in uno Slam. E boh, ha dimostrato che un italiano può vincere uno Slam”.

Non ha voluto rivelare cosa si siano sussurrate all’orecchio con Flavia nel lungo abbraccio a fine partita che resterà tra i momenti simbolici di questo torneo e di questa stagione. “Dopo il match le ho fatto i complimenti e lei mi ha confessato che questo sarebbe stato il suo ultimo Us Open. Mi ha detto: Ora devo parlare e dire a tutti che questo è stato il mio ultimo match a New York. Io le ho detto: No, non ci credo. Non me l’aspettavo, è stato incredibile”.

Nonostante la sconfitta, Roberta è uno spettacolo. Ringrazia i giornalisti che le hanno fatto i complimenti per la sua intervista in campo e la conferenza stampa dopo la semifinale e promette che migliorerà il suo inglese. Di certo, ha conquistato il cuore degli americani. “Il pubblico è stato straordinario. E poi questo campo è incredibile, per me è il migliore che ci sia nei tornei dello Slam. È stato molto bello per noi vedere tra il pubblico anche Renzi, Malagò e Binaghi venuti a fare il tifo per noi”.

Nessun pensiero di ritiro, però. “Ho raggiunto il mio miglior risultato così in là con gli anni perché ho molta esperienza, credo. Sono quasi alla fine della mia carriera, non ho niente da dimostrare e adesso mi diverto di più in allenamento, in campo e nella vita. Certo, al ritiro ci ho pensato più di una volta in questi anni. Ma adoro il tennis, ho ancora passione per questo sport. E adesso ho anche giocato una finale Slam. Sono felice”.

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