Italia sul velluto, Canada a sorpresa


(Corrado Barazzutti e Daniele Bracciali)
di Sergio Pastena
Italia, ma non solo. Le sfide del Group I che hanno definito il lotto delle sfidanti negli spareggi per il World Group si sono conclusi con qualche sorpresa, ma per fortuna gli azzurri hanno rispettato il pronostico che li vedeva favoriti contro la Slovenia. Andiamo a vedere come sono andati i sette match in programma (Israele aveva già staccato il pass a marzo battendo la Polonia).
Italia-Slovenia 5-0
Nessun problema per gli azzurri, solo qualche minimo patema d’animo per le partenze diesel di Fognini e Starace, che hanno perso i set di apertura nelle sfide contro Zemlja e Kavcic, salvo poi chiudere agevolmente. Ottima prestazione del doppio, con un Bracciali decisamente in forma, nella terza giornata Fognini e Bolelli hanno sigillato il cappotto. Ora gli occhi sono tutti alle urne, sperando che non siano malevole.
Sudafrica-Olanda 3-1
L’idea della vigilia, che poi si è rivelata giusta, era che il doppio sarebbe stato decisivo ai fini del risultato finale. In effetti Kevin Anderson ha portato a casa i due singolari, in entrambi i casi in quattro set, e ha completato l’opera in coppia con De Voest, battendo Haase e Huta Galung dopo aver perso il primo set. Proprio Haase, contro De Voest, ha dato il primo e unico punto agli olandesi. Il singolare di chiusura non è stato disputato.
Svizzera-Portogallo 5-0
Già senza Federer sarebbe stata una sfida durissima per i portoghesi, figuriamoci con King Roger in campo. Eppure l’unico brivido delle tre giornate bernesi l’ha dato proprio Roger, perdendo clamorosamente il primo set contro Rui Machado. Un fuoco di paglia, visto che i lusitani per il resto non hanno conquistato nemmeno un set.
Cina-Australia 1-3
Più sudato di quanto si potesse pensare il successo a Pechino degli Aussies. Merito del diciannovenne Di Wu, astro nascente del tennis cinese, che nel primo singolare ha piegato in cinque set Marinko Matosevic. Un altro giovane, il ventunenne Zhang, ha strappato un set a Bernard Tomic, poi il doppio composto da Guccione e Hewitt ha dato il 2-1 agli australiani. Zhang ha lottato gagliardamente anche con Hewitt e ha rischiato di portarlo al quinto, senza riuscirci. C’è poco da dire: il tennis “made in China” fa progressi.
Giappone-Uzbekistan 4-1
Tutte le speranze degli uzbeki erano nelle mani di Denis Istomin, che tutto sommato il suo l’ha fatto vincendo il primo singolare contro Ito. Dustov ha anche portato via un set a Nishikori, ritirandosi poi nel terzo, poi Nishikori e Soeda han dato il 2-1 ai nipponici al termine di tre set tiratissimi contro Istomin e Inoyatov. A chiudere lo stesso Nishikori nella sfida tra i numeri uno, sigillo finale di Soeda.
Uruguay-Brasile 0-5
La più scontata delle sfide. Senza Pablo Cuevas (convocato ma mai in campo) gli uruguagi, che vantano soli tre tennisti nei primi mille del mondo, non avevano alcuna possibilità. L’altro Cuevas, Martin, e Marcel Felder non hanno racimolato nemmeno un set contro Bellucci e compagni, che ora tenteranno di rientrare nel World Group, sperando che il sorteggio gli dia una mano.
Ecuador-Canada 2-3
Ed eccoci alla sorpresona. Già, perchè dopo la prima giornata, nella quale Endara e Campozano avevano battuto Pospisil e Bester, ben pochi pensavano che i canadesi, privi di Raonic e Dancevic, potessero rimontare. E invece… invece Nestor ha dato il La alla rimonta nel doppio e, nell’ultima giornata, i ruoli si sono invertiti: Pospisil ha schiantato Campozano e Bester ha fatto altrettanto con Endara. Se i big recupereranno, il Canada potrebbe essere un brutto cliente per chiunque negli spareggi.

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