Dayana Yastremska: “L’atmosfera di Wimbledon mi ha aiutato a raggiungere la finale”

Dayana Yastremska

di Daniele Sforza

Il significato della parola Yastremska è connesso a fiducia ed eccellenza. E crediamo non ci siano migliori aggettivi che possano descrivere Dayana Yastremska, appunto. La giovane ucraina, classe 2000, è sicuramente  il miglior prospetto della sua nazione e sta dimostrando di poter veramente raggiungere qualcosa di importante nel suo futuro. Dopo essere diventata la prima giocatrice del 2000 a vincere un torneo Pro dal montepremi di $25.000 (in primavera a Campinas, Brasile) si è resa protagonista raggiungendo la finale nel torneo di Wimbledon junior, sconfitta solo da una predestinata quale Anastasia Potapova. La 16enne di Odessa ci ha raccontato la sua storia e la particolare settimana di Wimbledon.

Come hai iniziato a giocare a tennis?
Camminavo con gli amici per il mio compleanno, abbiamo visto i campi da tennis e provandolo mi è subito piaciuto come sport. Dopo ho chiesto a mio padre di portarmi ad allenarmi ma alla fine è stato mio nonno che mi ha spinto a giocare.

Come riesci a conciliare lo studio con il tennis? È complicato?
Sì, sicuramente. È difficile combinare il tennis con lo studio però voglio essere una persona versatile e quindi sto provando e riuscendo a studiare nel tempo libero tra i vari allenamenti.

La scorsa settimana abbiamo osservato la tua settimana a Wimbledon junior dove hai raggiunto la finale dopo che nel primo turno eri 6-6 al terzo contro Ioana Minca. Ti aspettavi una settimana del genere, soprattutto dopo quel primo turno?
Ho cercato di concentrarmi sul mio piano di gioco ma dopo aver vinto il mio primo turno in quel modo mi sono sentita davvero supportata dal pubblico e ho pensato di poter far bene nel torneo. Penso che l’atmosfera di Wimbledon mi abbia aiutato a raggiungere questo risultato.

E se parliamo in particolare della parte finale del match contro la Potapova, in finale, è successo di tutto con le tue chiamate di Hawk Eye. Eri certa che fossero uscite o magari hai chiesto Hawk Eye quasi per disperazione?
Credo che Hawk Eye dia un notevole aiuto ai giocatori e anche agli arbitri. Quando ho chiamato Hawk Eye sui match point ero sicura della mia decisione e sono contenta che il sistema elettronico abbia confermato quanto visto da me.

Molti appassionati hanno iniziato a seguire i tuoi risultati in particolare dopo la vittoria, a sorpresa, nel $25.000 di Campinas battendo ottime giocatrici come Teichmann, Perrin, Pella e Lim. Puoi dirmi qualcosa su quella settimana?
È stata una buona settimana per me, un torneo complicato con molte tenniste di talento e con tanta esperienza a questi livelli. Sono contenta di aver giocato con loro, mostrando il mio livello di gioco e credo che questo mi abbia aiutato nello sviluppo del mio tennis.

Questo 2016 è stato pazzesco e ne sarai felice. Nel tuo futuro continuerai a giocare a livello junior?
Sono felice dei risultati ottenuti in questa stagione e la cosa più importante in questo momento è la crescita sia nel circuito Pro che in quello Junior, anche perché entrambi offrono un campo di partecipanti di ottimo livello.

Se dovessi dirci qualcosa sul tuo modo di giocare?
Credo di essere una giocatrice che sa fare tutto e soprattutto mi carico quando riesco con un vincente a fare punto. Mi sto allenando tutto il tempo e dove posso, io e il mio allenatore ci stiamo focalizzando sullo sviluppo del mio gioco.

Chi è il tuo tennista preferito?
Federer, senza dubbio. Lo considero un esempio della tecnica tennistica e un simbolo del tennis. Generalmente però cerco di imparare qualcosa da ogni giocatore.

Obiettivi per il futuro?
Continuare ad avere questa intensità di tennis e giocare alternando tornei pro e junior.

Cosa puoi dirci ancora su di te?
Sono una persona socievole che ama passare il tempo con amici e con la famiglia.

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