Matteo Donati: “Che emozione Wimbledon”


(Matteo Donati – Foto Nizegorodcew)

di Alessandro Nizegorodcew

Non solo Gianluigi Quinzi. I nostri giovani e giovanissimi, a livello maschile (su quello femminile ci sarebbe molto da discutere), stanno crescendo molto bene. Oggi parliamo della stagione 2012 di Matteo Donati, che durante l’anno ha deciso di trasferirsi a Bra sotto la guida di Massimo Puci. Classe 1995, Donati è attualmente al numero 1018 delle classifiche Atp..

Che voto dai al tuo 2012?
“Il voto che assegno alla mia stagione è un 7 o poco più, perché ho avuto problemi ad inizio anno a causa del cambio di allenatore. Ho iniziato ad esprimere un buon livello di tennis, con continuità, intorno ai mesi di luglio-agosto.”

Cosa pensi di aver imparato quest’anno e che differenze hai trovato, in tutti i sensi, tra tornei junior e manifestazioni professionistiche?
“La differenze tra Pro e Junior di alto livello non è tanta, anzi… Ma i professionisti ti concedono una chance a set, se la sfrutti bene altrimenti si va incontro ad una sconfitta. Nei tornei junior è invece diverso. ci sono più possibilità di rientrare, vi sono più cali e gli avversari mancano a volte di solidità.”

Dal punto di vista tecnico in cosa senti di essere migliorato maggiormente?
“Sicuramente nel servizio. Ho lavorato tanto su questo fondamentale con Massimo Puci e Marco Gualdi e i risultati iniziano a vedersi. Anche il diritto è migliorato molto…”

Com’è il tuo rapporto con il nuovo coach Massimo Puci?
“Ho un ottimo rapporto sia con Max che con Marco Gualdi, sono due ottime persone dentro e fuori dal campo. Sanno quello di cui ho bisogno e mi fanno lavorare duramente. Ci siamo subito trovati bene, il gruppo di lavoro è ottimo così come l’ambiente.”

Come ti trovi a Bra? Le strutture lì sono straordinarie…
“Le strutture sono ottime, abbiamo tutto quello di cui un giocatore ha bisogno. Non manca veramente nulla (ci sono anche i campi in erba vera, come si vede nella foto a sinistra; ndr).”

Quanto è importante potersi allenare con giocatori di livello come Viktor Galovic, Edoardo Eremin e soprattutto il rientrante alla base Andrei Golubev?
“Potersi allenare con giocatori come loro è solo una fortuna. Non credo ci siano tanti posti dove potersi confrontare giornalmente contali tennisti. Sono tutti bravissimi ragazzi con cui gioco e vivo la vita di tutti i giorni. Abbiamo costruito davvero un bel gruppo fuori e dentro al campo.”

Qual è il torneo di questo 2012 che ricordi con maggiore piacere ed emozione?
“Ricordo in particolare due tornei, che vorrei rigiocare anche il prossimo anno. Parlo del tornei Itf di Firenze under 18 che disputo già da due anni e dove ho promesso di tornare. L’altro è Wimbledon! L’ambiente è incredibile… Ho avuto la fortuna di arrivare sino alla finale di doppio junior e ricevere quindi l’invito alla cena di gala dei vincitori dove c’era anche Roger! E’ stata un’emozione indescrivibile!”

Hai raggiunto gli obiettivi nel 2012?
“Con il cambio di allenatore non ho avuto obiettivi precisi di classifica o cose del genere. Alla fine della preparazione invernale penserò invece agli obiettivi per il 2013 insieme al mio allenatore.”

Leggi anche:

    None Found