Martina Parmigiani: “Odio il tennis femminile! Il mio idolo è Safin”

Martina Parmigiani

di Alessandro Nizegorodcew

Il tennis femminile italiano sembra destinato ad essere dominato da giocatrici di nome Martina. Martina Caregaro, Martina Di Giuseppe, Martina Trevisan, sono tutte ragazze che in futuro potranno dire la loro nel circuito internazionale, a livelli sicuramente molto alti. Un’altra Martina, ancor più giovane delle già citate, si sta avvicinando al circuito Itf per fare esperienza e, perché no, racimolare i primi punti Wta. Si tratta di Martina Parmigiani, che Spazio Tennis ha incontrato per voi..

Ciao Martina, raccontaci come ti sei avvicinata a questo sport..
Ho iniziato a giocare a 6 anni, raccogliendo le palline e correndo per il campo mentre i miei giocavano in un piccolo circolo che ora non c’è più. Il mio primo coach è stato mio padre.

In questo momento dove ti alleni?
Ora mi alleno All’Accademia Vavassori, dove ho trovato tutto quello di cui ho bisogno. La professionalità è la caratteristica peculiare in questa academy e mi trovo davvero molto benissimo.

Descrivi il tuo stile di gioco, per chi non ti ha mai visto in campo..
Non ho uno stile di gioco vero e proprio. Non ho degli schemi precisi; mi diverto a sorprendere le avversarie e il pubblico, che è la cosa più rilevante nelle mie partite. Gioco spesso e volentieri sfruttando servizio e diritto, anche se il colpo che mette più in difficoltà le avversarie è il mio rovescio bimane. Cerco sempre un tennis offensivo e la cosa che mi piace di più e poter fare ciò che voglio in campo!

Hai una tennista di riferimento nel circuito femminile?
Odio il tennis femminile.. il mio idolo è Marat Safin, che per alcuni tratti del carattere mi somiglia molto..

Cosa credi di dover migliorare maggiormente per salire di livello?
Sicuramente la testa, me lo dicono in molti. E magari qualche volta uno scambio in più non guasta!

Qual è il tuo torneo dei sogni?
Decisamente gli Australian Open, un torneo fantastico!

Qual è il tuo obiettivo per questo 2009?
Riuscire a prendere questi benedetti primi punti Wta, con l’aiuto della World Sport.

Chiudiamo con una battuta.. Il futuro del nostro tennis sembra passare per tante ragazze di nome Martina..
Tra l’altro io dovevo fare la nuotatrice.. e ho anche rischiato di avere un altro nome, che è meglio non dire.. Devo invece il mio nome alla fornaia di Via Veneto..

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