Aryna Sabalenka torna a New York da campionessa in carica: “Sensazione speciale, qui voglio il massimo”

Redazione
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US OPEN 2024 Women’s Singles Semifinal Aryna Sabalenka (BLR) defeated Emma NAVARRO (USA) 6-3 7-6(7/2) Photo © Ray Giubilo

Aryna Sabalenka torna a New York con il sorriso e tanta determinazione. In conferenza stampa, alla vigilia dell’inizio degli US Open 2025, la campionessa in carica ha raccontato le sue sensazioni in vista del torneo, sottolineando quanto si senta legata a questo Slam, quello che forse sente più vicino a sé: “Sono entusiasta di essere di nuovo qui. Amo questo posto, ho ricordi meravigliosi dell’anno scorso e mi sento davvero pronta”.

Per Sabalenka, il titolo conquistato nel 2024 rappresenta un punto di partenza più che un traguardo. “Essere la detentrice del titolo è un’emozione incredibile, porta belle vibrazioni e tanta carica. Questo è un torneo molto importante per me: è l’ultimo Slam dell’anno e spero davvero di fare il massimo qui, dove sento tanto sostegno e dove adoro giocare”.

Nonostante un’annata di grande solidità, Aryna è ancora a caccia del primo Slam stagionale: “Ovviamente mi piacerebbe chiudere la stagione da numero 1 e con uno Slam in più. Ma se anche non dovesse accadere, considererei comunque il 2025 un’annata positiva. Le lezioni dure che ho imparato mi renderanno più forte. Lavorerò ancora più duramente nella preseason per fare in modo che il 2026 sia un anno pieno di successi”.

Parlando del passato, Sabalenka ha ricordato un match fondamentale per la sua crescita, contro Kaia Kanepi a New York tre anni fa, in cui salvò tre match point: “Fu un match folle. Le condizioni erano difficili, il sole stava tramontando, c’erano molte ombre. Stavamo lottando non solo tra noi, ma anche contro l’ambiente. E io stavo anche lavorando sul servizio in quel periodo. Ma vincere quella partita mi diede una grande fiducia”.

Sabalenka si è poi soffermata sul lungo processo di ricostruzione del servizio, uno dei momenti più difficili della sua carriera: “Ho provato di tutto per sistemarlo, nulla funzionava. Ero così disperata che quella fu l’ultima carta da giocare. Ma con Gavin ho sentito subito un miglioramento. Ho creduto nel processo, in me stessa, e dopo poche settimane sentivo che stavo tornando”.

Non è mancata una riflessione sull’imprevedibilità del tennis femminile: negli ultimi undici anni, dieci campionesse diverse si sono alternate nell’albo d’oro degli US Open. “È pazzesco, no? Non avevo mai notato questa statistica. Il tennis femminile è davvero imprevedibile. Dobbiamo provare a cambiare questa tendenza”.

Alla domanda se abbia sempre sentito questa familiarità con lo US Open, Sabalenka ha risposto con sincerità: “All’inizio era tutto enorme, sembrava troppo grande per me. Ma da cinque o sei anni a questa parte ho trovato il mio posto. Amo l’atmosfera, lo stadio è pazzesco. Il supporto del pubblico è speciale, ogni anno torno qui con entusiasmo”.

Infine, alla domanda su chi sia la persona più speciale che abbia incontrato in questi anni – escludendo famiglia e team – Aryna ha risposto con un sorriso: “Il mio fidanzato. È la persona più gentile e divertente che conosca, il mio più grande sostegno”.

Sabalenka arriva agli US Open con ambizioni chiare e un bagaglio di esperienza che ora le permette di gestire meglio la pressione: “Sento di essere abbastanza esperta per restare concentrata su me stessa e cercare di replicare il successo dell’anno scorso”.

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