ATP, rivoluzione nell’organizzazione dei tornei: sessioni serali anticipate

Daniele Testai
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Jannik Sinner of Italy controls the ball during the singles match between Jannik Sinner of Italy and Felix Auger-Aliassime of Canada during day two of the Nitto ATP Finals 2025 at Inalpi Arena on November 10, 2025 in Turin, Italy. (Photo by sportinfoto/DeFodi Images)

L’ATP ha ufficializzato una riforma che segna un significativo cambiamento nel ritmo del tennis professionistico. Le misure introdotte in forma sperimentale nel 2025, mirate a prevenire il proliferare di incontri disputati fino a notte inoltrata, hanno dato risultati ritenuti soddisfacenti e diventeranno ora parte integrante del regolamento a partire dalla prossima stagione.

Durante l’anno di prova, infatti, i dati raccolti hanno evidenziato un miglioramento tangibile: le partite concluse dopo la mezzanotte sono diminuite da 50 a 39, segno che le nuove direttive hanno avuto un impatto reale sulla gestione delle giornate di gioco, sul benessere degli atleti e sulla fruibilità dell’evento da parte del pubblico.

UN NUOVO MODELLO DI PROGRAMMAZIONE: COSA CAMBIA

Le linee guida confermate dall’ATP sono quattro e ridisegnano in modo sostanziale l’organizzazione dei tornei.

  1. Stop ai match fissati troppo tardi
    La prima regola riguarda gli orari di inizio: non sarà più possibile programmare incontri con avvio previsto alle 23:00 o più tardi, una pratica che in passato aveva generato serate interminabili e finali disputate in piena notte, con ripercussioni sulla condizione fisica dei giocatori e sull’esperienza degli spettatori.
  2. Le sessioni serali partiranno prima
    La seconda novità riguarda le sessioni della sera, che non potranno iniziare dopo le 19:30. Questo anticipo mira a evitare che un eventuale prolungamento dei match pomeridiani possa compromettere la sessione successiva, come spesso accaduto nei tornei più intensi del circuito.
  3. Partite non iniziate entro le 22:30: scatta il rinvio
    Una delle regole più impattanti è quella che prevede lo spostamento su un altro campo o il rinvio al giorno successivo di qualsiasi incontro che, alle 22:30, non sia ancora iniziato. Un provvedimento pensato per scongiurare le lunghe attese e gli slittamenti a catena che talvolta paralizzano la programmazione.
  4. Numero massimo di match per campo
    Infine, l’ATP introduce un limite al numero di incontri programmabili su ogni campo: non più di cinque se la giornata comincia alle 11:00. L’obiettivo è quello di evitare palinsesti sovraccarichi che, inevitabilmente, rischiano di trascinarsi ben oltre la mezzanotte.

TUTELA DI ATLETI E PUBBLICO

Queste misure nascono dalla consapevolezza che gli orari estremi non sono sostenibili nel lungo periodo. Match che terminano alle due o alle tre del mattino possono compromettere il recupero degli atleti, ridurre la qualità del gioco nei giorni successivi e scoraggiare gli appassionati presenti sugli spalti, oltre a creare difficoltà per le televisioni e le piattaforme che trasmettono gli eventi.

L’ATP punta così a una gestione più razionale e moderna del calendario, che garantisca condizioni migliori per tutti gli attori coinvolti: giocatori, organizzatori, broadcaster e pubblico. La sperimentazione ha dimostrato l’efficacia del nuovo approccio, che ora diventa una struttura stabile del circuito.

VERSO UN TENNIS PIÙ SOSTENIBILE

Il passo intrapreso dall’ATP rappresenta un tentativo concreto di armonizzare lo spettacolo e la tutela della salute degli atleti, migliorando allo stesso tempo la fruibilità dei tornei. Se i risultati ottenuti nel 2025 sono un indicatore affidabile, i tifosi possono aspettarsi serate più prevedibili, giornate meglio organizzate e un ritmo di gioco più equilibrato.

Una piccola rivoluzione che potrebbe aprire la strada a ulteriori interventi per rendere il tennis professionistico sempre più sostenibile e al passo con le esigenze di un pubblico globale.

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