Patrick Kypson rimonta un break di svantaggio nel terzo set e dopo poco più di due ore di gioco piega la resistenza di Stefano Travaglia con lo score di 7-6 3-6 6-2. Lo statunitense, sul cemento indoor di Helsinki, centra la sua quinta finale Challenger in stagione, dando seguito ad un 2025 incredibile. Kypson ha alzato al cielo i trofei di Bogotà , Little Rock e Sioux Falls, l’unica sconfitta in un atto conclusivo è arrivata a Mouilleron-Le-Captif contro il favoloso Nicolai Budkov Kjær. Travaglia manca l’appuntamento con la terza finale Challenger in stagione dopo il titolo di Modena e il secondo posto ottenuto a Todi, ma la sua settimana rimane comunque ben più che positiva. Rivedremo il tennista di Ascoli Piceno al Challenger di Lione, dove al momento risulta come possibile alternate nella entry list del torneo. Kypson vola in finale e va alla ricerca del suo quarto titolo Challenger nel 2025 (settimo in carriera) e troverà il vincente del match tra il francese Gueymard Vayenburg e il padrone di casa Otto Virtanen.
LA PARTITA
C’è sicuramente qualche rimpianto per Travaglia. L’azzurro perde un primo set davvero combattuto, e dove il servizio non ha di certo fatto da padrone, al tie-break. Riesce, però, subito a riprendersi e con un secondo parziale molto aggressivo porta la partita al terzo dove approfitta dell’intenso a suo favore e va subito avanti di un break. Kypson limita gli errori e comincia a giocare più vicino alla linea cercando di non lasciare a Travaglia il potere nello scambio. Il contro break arriva nel quarto game e dal 2-1 in suo sfavore l’americano infila un parziale di cinque giochi consecutivi. L’ascolano saluta Helsinki con qualche rimpianto, come quello di non aver capitalizzato il break ottenuto in avvio di terzo set, ma se dovesse trovare continuità con questo livello avrà ottime chance di avvicinarsi alla top200 e guadagnare un posto per le qualificazioni di Melbourne.