È stata una stagione di prime volte quella di Alexandra Eala, per lei ma anche per le Filippine. Dopo la cavalcata di Miami che l’ha condotta fino alla semifinale – eliminando Swiatek, Ostapenko e Keys – la classe 2005 non si è più fermata. A giugno ha raggiunto la prima finale a livello WTA a Eastbourne, pur venendo sconfitta in tre set da Maya Joint, per poi centrare la prima vittoria nel WTA 125 di Guadalajara nel mese di settembre.
I meriti sportivi hanno concesso ad Eala anche il privilegio di fare da portabandiera per le Filippine in occasione della cerimonia di apertura dei Giochi del Sud-est asiatico, assieme al pallavolista Bryan Bagunas. Attuale numero 52 del ranking, Alexandra è la tennista con classifica più alta iscritta alla manifestazione, sia al maschile che al femminile.
“Grazie per la fiducia e per l’opportunità di portare in alto il nome del nostro amato Paese. Viva gli atleti filippini!”. Così ha commentato sul suo profilo Instagram la tennista che oggi rappresenta uno dei punti di riferimento per il movimento sportivo filippino. Difatti, con i risultati ottenuti nel circuito, ha stabilito una serie di record per il tennis della sua nazione: prima semifinale WTA 1000, prima finale WTA, primo torneo vinto, prima atleta di sempre ad entrare in Top 100 e poi in Top 50.
Eala è riuscita a dare lustro nel tennis alle Filippine che, di recente, hanno avuto nella boxe e nel sollevamento pesi le uniche discipline in grado di portare risultati di rilievo internazionale grazie alle medaglie olimpiche. Non saranno i Giochi Olimpici, ma è pur sempre un onore poter sventolare la propria bandiera, chissà che per Eala non ricapiti tra qualche anno a Los Angeles.
Luca Innocenti