Fed Cup, vittoria e baldoria a Cleveland

di Giovanni Cola

Non hanno solamente vinto un incontro, quello in trasferta con gli Stati Uniti, che poteva essere sulla carta più che insidioso. Hanno saputo convincere sul campo, zittendo qualche critico di troppo che aveva dato l’Italia già praticamente per spacciata dopo i forfait di Errani, Vinci e Pennetta.

Ora non c’è spazio però per le polemiche, tutti gli applausi devono essere rivolti in particolare alle due nostre autentiche trascinatrici in terra americana. Karin Knapp e Camila Giorgi hanno infatti dato ulteriore lustro al movimento tennistico tricolore. La giocatrice altoatesina, in special modo, è stata la vera mattatrice a Cleveland. Ha conquistato due punti su tre, dando una dimostrazione di grande forza e confermando di essere già vicina al top della condizione a questo punto della stagione.

Oggi Karin è stata in grado di avere la meglio su Alison Riske, schierata a sorpresa da Mary Joe Fernandez al posto di una deludente Madison Keys, nonostante un pericoloso black out quando si è trovata avanti 5-2 nel secondo set. La premiata ditta servizio-dritto dell’azzurra è stata tuttavia il cardine su cui ha posto le fondamenta del suo successo (6-3 7-5). Karin ha messo i piedi dentro al campo spesso e volentieri, non appena la situazione lo consentisse. L’americana è stata a lungo in balìa dei fendenti della Knapp che pure nel primo parziale è stata in vantaggio anche di due break. I tentativi di rimonta della Riske sono in ogni caso coincisi esclusivamente con dei passaggi a vuoto della nostra portacolori che comunque, quando è servito, ha fatto contare il suo differente peso di palla e una encomiabile sagacia tattica che ha mandato in più occasioni in confusione la statunitense.

E’ stata brava Karin a non cedere l’inerzia del match nelle mani della sua avversaria quando l’americana si è galvanizzata dopo aver recuperato da 2-5 a 5-5 nel secondo set. In quel frangente infatti la Riske, consapevole di non avere più nulla da perdere, ha iniziato a tirare a tutto braccio da ogni parte del campo. Solamente in quei tre games cosi anomali però la Knapp ha avuto qualche difficoltà nel contenere la “yankee”.

Tutto è bene quel che finisce bene, è proprio il caso di dirlo. Con tanta personalità l’azzurra ha in seguito nuovamente strappato la battuta ad Alison, prima di chiudere a zero il game finale al servizio.

Incontenibile, a quel punto, la gioia del team italiano dopo l’ultimo quindici. Tutti sono andati ad abbracciare Karin e il capitano Barazzutti. La Knapp ha dimostrato di non essere soltanto un rincalzo di lusso ma di poter dire la sua a tutti gli effetti sui palcoscenici più prestigiosi.

Infine, ma non certo per ordine d’importanza, bisogna regalare una menzione speciale a Camila Giorgi che ha disintegrato Madison Keys nella prima giornata contribuendo in maniera indelebile a questo trionfo. Ora sotto con Spagna o Repubblica Ceca in semifinale il prossimo aprile. Nessun traguardo può essere precluso alle nostre ragazze.

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