“Palpacelli fuori dal campo è un fratello. Condividiamo tutto, è sempre a totale disposizione. Come quando ero bambino”. Parole al miele quelle di Marco Cecchinato, rilasciate a Palermo Today, riferendosi al cugino-allenatore Francesco Palpacelli. Da quando i due collaborano dal punto di vista sportivo il gioco e i risultati del 33enne siciliano sono notevolmente migliorati: vittoria al Challenger di Milano, finale a Lima e altri buoni risultati che gli hanno consentito un recupero di oltre duecento posizioni nel ranking.
Difatti, dopo essere precipitato fuori dalla Top 400 a febbraio, Cecchinato ha ritrovato gioco, risultati e, soprattutto, passione: “Mi ha fatto tornare la passione – dice riferendosi al cugino – e se non avessi chiuso nei 250 avrei comunque continuato”. Oggi il tennista palermitano è numero 228 al mondo e l’obbiettivo per l’inizio del 2026 è chiaro: “Ci giochiamo la possibilità di andare in Australia”. Più precisamente a Melbourne, all’Australian Open per giocarsi le qualificazioni di uno Slam che manca da Wimbledon 2023. Oltre a quello nei tornei del Grande Slam, Cecchinato ambisce ad un altro ritorno: “Sogno di entrare nuovamente nella Top 100”.
Al di là di ogni risultato sportivo, l’ex numero 16 del mondo insiste su un concetto fondamentale: “Mi ero posto degli obbiettivi, ma la cosa più importante è stata il ritorno della passione”. La passione appunto: carburante fondamentale per qualsiasi sportivo, a maggior ragione per chi, alla vigilia del 2025, aveva ventilato l’ipotesi del ritiro in caso di stagione deludente.
Un anno dopo l’umore è diametralmente opposto: “Se inizio a pensare a quello che ci sarà dopo il tennis? Assolutamente no”. Cecchinato conclude con un’ulteriore nota grintosa: “Sono orgoglioso di quello che sto facendo”. Insomma, il cugino “Franci” ha riacceso quella fiamma che rischiava, ingiustamente, di spegnersi senza gloria.