Tommy Paul: ottimismo in vista degli Australian Open 2026

Daniele Testai
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Tommy Paul - Foto FITP

Dopo un 2025 segnato dagli infortuni e da un calendario ridotto a soli 14 tornei, Tommy Paul guarda con fiducia al 2026. L’americano, frenato da una lacerazione al tendine del piede che lo aveva costretto a chiudere anzitempo la stagione prima del tour asiatico, può contare su un aggiornamento incoraggiante del suo coach Brad Stine.

Intervenuto su Tennis Channel, Stine ha dichiarito che Paul è finalmente tornato in piena forma:
A questo punto direi che siamo al 100%. Tommy è tornato normale. In Florida abbiamo lavorato benissimo, tutto è stato davvero positivo”, ha spiegato il coach, aggiungendo che l’obiettivo è avere un Paul «sano e competitivo» per l’Australian Open 2026.

Nonostante i continui problemi fisici, il 28enne statunitense ha comunque toccato il best ranking di numero 8 ATP lo scorso giugno, grazie a un’ottima primavera che lo ha portato in semifinale agli Internazionali d’Italia e ai quarti del Roland Garros.

Stine ha ripercorso anche i momenti difficili della stagione, definendola «davvero strana» sin dall’inizio. Dopo i quarti raggiunti agli Australian Open, Paul fu colpito da una forte influenza ad Acapulco:
«Era così malato che vomitava dal balcone. L’infezione è durata settimane», ha ricordato Stine. Il malessere lo seguì fino a Indian Wells, dove il giocatore, pur iniziando a sentirsi meglio, incappò in una prestazione negativa contro Daniil Medvedev: “Un’aberrazione di partita”, secondo il coach, chiusa 6-4 6-0.

Con la preparazione ora tornata su binari ottimali, Paul punta a lasciarsi alle spalle il 2025 e a ripartire forte nella nuova stagione.

 

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