Matteo Viola trionfa in Giappone


(Matteo Viola firma autografi a Yokohama)

di Guido Pietrosanti

Penultima settimana del 2012 per il circuito challenger, prima del master di fino anno, e zampata del nostro Matteo Viola che a Yokohama in Giappone coglie la sua seconda vittoria challenger della carriera, battendo in finale il bosniaco Mirza Basic per 76 63. Con questo successo, arrivato a quasi un anno dalla prima affermazione challenger, ottenuta a novembre del 2012 in Ecuador, Matteo migliora sensibilmente il suo best ranking, portandolo al numero 123, ma soprattutto conferma, dopo la semifinale raggiunta la settimana precedenta ad Ortisei, la sua ormai ottima adattabilità alle superfici veloci. E’ vero che Matteo non ha sconfitto nessun giocatore nei primi 200 del mondo per vincere il torneo, ma bisogna anche dire che alcuni degli avversari sconfitti da Viola, molto probabilmente avranno già nel 2013 una classifica nettamente migliore di quella che hanno adesso. E’ il caso del finalista Basic, classe 91 e attuale numero 277 del ranking atp o del giapponese Taro Daniel, sconfitto da Viola in semifinale, classe 93 e già numero 280 del mondo. Ma anche l’australiano Benjamin Mitchell, classe 92, sconfitto da Matteo al secondo turno, potrebbe ben presto salire ai piani alti del ranking atp. Matteo  si conferma uno dei giocatori azzurri più interessanti, pronto a sferrare già nel 2013 l’attacco ai primi 100 giocatori del mondo. In bocca al lupo! Da segnalare anche i quarti fi finale raggiunti in Giappone da Andrea Arnaboldi, al miglior risultato di una stagione piuttosto deludente, che lo ha visto allontanarsi sempre di più dai top 200 atp.

Negli Stati Uniti si è giocato a Champaign, dove un po’ a sorpresa ha vinto Tim Smyczek, americano, classe 87 e numero 130 dell’ultimo ranking atp. Smyczek, già vincitore a Tallahassee nel mese di aprile, ha sconfitto in finale per 26 76 75, il più atteso Jack Sock, campioncino annunciato che ha rischiato di perdersi a causa di alcuni infortuni, ma che sta ora rapidamente recuperando il tempo peduto, tanto che questa settimana raggiunge la posizione numero 150 del ranking. Oltre a Sock, anche Rhyne Williams, classe 91, grazie alla semifinale a Champaing migliora il suo best ranking, contribuendo a portare una ventata d’aria fresca ad un tennis statunitense che sembra in crisi ma che forse più di altre nazioni sta preparando un ricambio generazionale importante.

Ad Helsinki, in Finlandia, vittoria dello slovacco Lukas Lacko, altro classe 87 in forte crescita. Lacko, attuale numero 50 del ranking, ha sconfitto in finale il beniamino di casa Jarkko Nieminen per 63 64, cogliendo cosi la sua prima vittoria stagionale. Buone semifinali per i tedeschi Struff e Benjamin Becker, che confermano i buoni risultati di queste ultime settimane.

Infine a Marbella in Spagna, nell’ultimo challenger dell’anno sulla terra battuta, vittoria dell’esperto Albert Montanes che in una finale tra spagnoli ha battuto Daniel Munoz De La Nava per 36 62 63. Ottimo risultato per la promessa spagnola Roberto Carballes Baena, classe 93, che partito dalle qualificazioni è riuscito a raggiungere i quarti di finale, portando cosi il suo best ranking al numero 319. Tre azzurri sono andati a caccia di punti in terra di Spagna, ma il solo Gianluca Naso è riuscito a passare il primo turno, mentre Fabbiano e Vagnozzi sono stati eliminati al primo turno.

Mai come in questa settimana, gli azzurri che hanno avuto voglia di rischiare e sono andati fino in Giappone, hanno colto ottimi risultati, mentre la scelta di giocare sulla terra e nella vicina Spagna non ha dato i frutti sperati. Forse è il caso di tenere conto di queste indicazioni, nel preparare la nuova stagione, che per molti giovani azzurri potrebbe essere quella della definitiva consacrazione o quella in cui l’intera carriera viene drasticamente ridimensionata.

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