Wimbledon 2011: Le Pagelle Atp


(Novak Djokovic)
di Sergio Pastena
Novak Djokovic: applausi, applausi e ancora applausi. Senza fare troppi sofismi sul gioco, che può piacere o meno, va riconosciuto che quanto fatto fino ad ora nel 2011 dal serbo è semplicemente eccezionale. Ancora una volta batte Nadal e la sensazione, paradossale ma non troppo, è che agli Us Open rischia di ritrovarsi lo scoglio più duro in semifinale anzichè in finale. Prima posizione strameritata. Voto: 10 e lode
Bernard Tomic: il nuovo che avanza, dietro il nuovo che avanza (Djokovic), dietro il nuovo che è già avanzato da tempo (Nadal). Arriva ai quarti e fa sudare Djokokop, dopo aver mostrato grande maturità nel rimontare Andreev e avere fatto un colpo mica da poco sbattendo fuori Soderling. What else? Voto: 9
Rafael Nadal: applausi comunque. E’ stato il solito Nadal, quello di terza generazione: da Muller in poi ha avuto qualche difficoltà lasciando alcuni set per strada ed emergendo come sempre nei momenti decisivi. In questo momento, però, Djokovic non lo teme nè dal punto di vista del gioco nè da quello mentale, e il buon Rafa forse sta capendo come deve essersi sentito Federer a giocare contro di lui in questi anni. Voto: 8,5
Jo-Wilfried Tsonga: stesso voto di Nadal ed è il minimo. Si è rivisto il Cassius Jo versione fighter degli Australian Open del 2009. Non avesse perso il primo set con Djokovic in situazione di vantaggio, chissà come sarebbe andata a finire. Prestazione epica contro Federer. Voto: 8,5
Feliciano Lopez: gran torneo, grande rimonta con Kubot in uno dei match più spettacolari di questa edizione, ennesima dimostrazione del suo talento. E per una volta diamo merito alla pacata Judy: Deliciano è un soprannome azzeccatissimo. Voto: 7,5
Juan Martin Del Potro: a tornare è tornato, ma battere Nadal non è facile neanche per il miglior Del Potro. Voto: 7
Mardy Fish: tiene in piedi la bandiera stelle e strisce e prende un set a Nadal. Difficile chiedergli di più. Voto: 7
Simone Bolelli: quella con Gasquet non poteva essere considerata una prova del nove. Quelle verranno ora, speriamo di vedere spesso la versione-Wawrinka. Voto: 7
Marcos Baghdatis: buon torneo, crea qualche problema a Djokovic. Voto: 6,5
Andy Murray: ancora una volta gli manca la lira per fare il milione. Una semifinale a Wimbledon merita comunque la sufficienza di ufficio, ma rischia di trasformarsi in un incubo ancora peggiore di Henman per il popolo inglese, costretto ogni anno a farlo ridiventare scozzese dopo l’eliminazione. Ecco, forse dovrebbe un po’ sbattersene del popolo inglese, un po’ mettere i piedini in campo, un po’… boh. Chiamate il mago Otelma. Voto: 6
Roger Federer: ok, Tsonga ha fatto la partita della vita. Ok, lui dice di non essere finito e, conoscendolo, è vero. Ok, il suo bilancio estivo comunque non è malvagio. Al momento attuale, però, sembra essere sempre più il terzo dei tre tenori e, di questo passo, rischia di essere degradato a “primo degli umani”. Normali cicli della vita, ma visto il nome che porta si fa fatica ad accettarli e si spera di essere smentiti. Voto: 5,5
Andy Roddick: non molla, ma è sempre più malinconico. Voto: 5
Robin Soderling: aveva cominciato la stagione alla grandissima, ora è in netto calo. Delude. Voto: 5
Tomas Berdych: almeno Fish avrebbe dovuto superarlo. Voto: 5

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