Yannick Theodor Alexandrescou, classe 2008, fino a pochi giorni fa era considerato una delle più grandi promesse del tennis rumeno. Dal 6 dicembre, invece, rappresenta ufficialmente la Francia. Una scelta importante, confermata dal ragazzo sui propri canali social, che apre un nuovo capitolo nella carriera del numero 4 al mondo del ranking ITF Junior.
Il 2025 è stato per lui un anno straordinario. Partito da numero 62, ha chiuso nella top-5 mondiale grazie a una stagione ricchissima: quattro titoli J300 (Asunción in Paraguay, Vrsar in Croazia, Bytom in Polonia e College Park negli Stati Uniti), diverse finali e i quarti di finale al Roland Garros Junior. Risultati che gli hanno permesso di qualificarsi al Master di fine anno in Cina, dove si è arreso soltanto in finale a Schoenhaus.
Un rendimento che certifica un talento in piena ascesa, già proiettato verso il professionismo. Nel corso del 2025 Alexandrescou ha disputato anche tre tornei ITF pro: i quarti di finale a Cipro i un 15.000$, il primo turno in Romania sempre in un 15K e nuovamente quarti nel 30.000$ di Zaragoza, dove ha colto una vittoria di grande valore contro lo spagnolo Carlos Sánchez Jover 6-4 6-2, giocatore intorno alla 330ª posizione ATP e con best ranking 260.
Da “Piccolo Dolgopolov” al passaggio alla Francia
Per raccontare la storia di Yannick bisogna però fare un passo indietro: nel 2017 e 2018 partecipò al Lemon Bowl, storico torneo internazionale giovanile.
A seguire e raccontare quelle edizioni fu Alessandro Nizegorodcew, direttore di Spazio Tennis, che ha sempre gestito l’ufficio stampa dell’evento, narrandone protagonisti, storie e aneddoti.
Proprio in un comunicato stampa del 2017 compariva la frase: “Piccoli Dolgopolov crescono”, riferita a Yannick Alexandrescou, allora ragazzino di 9-10 anni capace di incantare tutti con un tennis imprevedibile, fatto di smorzate, lob e soluzioni creative. Nel 2017 raggiunse la finale, nel 2018 vinse il titolo.
Nel corso dell’edizione 2017, il padre raccontò ai microfoni di Spazio Tennis che Yannick aveva iniziato a giocare a 3 anni, e che non esisteva luogo in cui non volesse colpire la palla, a lui bastava una racchetta in mano. A Bucarest, nei vari circoli frequentati, ebbe perfino modo di incrociare leggende come Ilie Nastase e Ion Tiriac, ricevendo da loro consigli e incoraggiamenti. “Mi hanno assicurato che il ragazzo ha potenzialità”, disse il padre nel 2017.
A distanza di anni, quelle parole trovano conferma: Alexandrescou è oggi uno dei migliori juniores al mondo, capace di un tennis brillante e creativo, con margini di crescita enormi.
Tutte queste storie, e molte altre legate al Lemon Bowl, sono raccolte nel libro “Lemon Bowl, storie di vita e di tennis”, scritto da Alessandro Nizegorodcew, Lorenzo Ercoli e Matteo Mosciatti.
L’annuncio del cambio di nazionalità
Il giovane ha comunicato il passaggio alla nazionalità francese con un post su Instagram: “Sono felice di condividere che da oggi rappresenterò la Francia. Oltre alla cittadinanza, la cultura francese fa parte di me da quando ho memoria. Mi allenerò a Parigi, al Centre National d’Entraînement. Orgoglioso ed entusiasta di questo nuovo capitolo. Ringrazio di cuore la Federazione Rumena di Tennis e tutte le persone che hanno contribuito alla mia crescita negli anni”.
Parole mature, di chi è consapevole di compiere una scelta importante ma allo stesso tempo non rinnega le proprie radici.
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Uno sguardo al futuro
Chiudendo l’anno tra i primi otto juniores al mondo, nel 2026 Alexandrescou avrà accesso ad alcuni tornei Challenger. Sarà un passaggio fondamentale per capire se gioco, fisico e aspetti tecnico-tattici siano già pronti per un salto di qualità nel circuito professionistico degli adulti.
Una sfida impegnativa, ma perfettamente in linea con il potenziale enorme che il giovane franco-rumeno ha già mostrato.