Diario di Bordo da Rio de Janeiro (5)

da Rio de Janerio, Fabio Possenti (Foto Possenti)

Venerdì dedicato ai quarti di finale maschili e femminili qui al Rio Open. Il programma prevede alle 15 la partita per noi più interessante, quella che mette di fronte il nostro Fabio Fognini e l’ucraino Alexandr Dolgopolov. Mi concedo una mezza giornata libera dal lavoro e mi reco al circolo in tempo per il match. Purtroppo sarà una “non partita”, come l’ha definita Fognini nell’intervista che mi concederà più tardi. L’ucraino è aggressivo su tutti i colpi e, nonostante ciò, riesce a limitare gli errori mentre Fabio, dal canto suo, non riesce a mettere pressione all’avversario. Troppa differenza in campo oggi tra i due, dovuta alla buona giornata di Dolgopolov, ma anche alla fatica accumulata da Fognini in questa più che positiva trasferta sudamericana, cominciata col trionfo sull’Argentina in Coppa Davis, continuata con la vittoria a Vina del Mar e la finale raggiunta a Buenos Aires. Il duplice 6-1 finale è eloquente, anche se troppo severo nei confronti di un Fognini che comunque ha sempre provato a contrastare l’avversario.

Durante il match di Fognini, ogni tanto gettavo un occhio sul maxischermo per seguire l’avanzamento del punteggio del match tra Nastassja Burnett e Paula Ormaechea, numero 3 del tabellone, che si stava disputando sul campo 1. Quando finisce il match di Fognini la situazione è di un set pari, per cui decido di spostarmi su quel campo. Arrivo sul 3-2 per la nostra, ma l’argentina si porta subito sul 4-3 strappando il servizio all’italiana. Nel game successivo Nastassja si porta sullo 0-30, qui 2 doppi falli consecutivi dell’Ormaechea riportano la situazione in equilibrio. La Burnett gioca un ottimo game, si porta sul 5-4 e nel gioco successivo arriva a procurarsi un match point, purtroppo malamente sprecato. Sul 6-5 la tennista sudamericana si ritrova a fronteggiare altri 2 match point: annulla il primo con un vincente, ma sul secondo la Burnett è più aggressiva e non bastano all’Ormaechea 3 recuperi miracolosi, con un dritto vincente a campo ormai aperto la nostra giocatrice può ormai esultare per la prima semifinale raggiunta in carriera. Grande prova per “Nasty”, la quale dopo il match dichiarerà al mio microfono che aveva quasi perso le speranze dopo il primo set perso per 7-5 poiché si sentiva molto stanca.

È il momento del match clou per i brasiliani: Thomaz Bellucci affronta il numero 4 del mondo David Ferrer. Torno sul centrale e la situazione vede Bellucci avanti a sorpresa di un set (6-4). Il pubblico spinge il beniamino di casa il quale gioca un gran match e Ferrer deve dare il meglio di sé per portare il match al terzo set. Nel set decisivo Bellucci tiene il servizio in apertura salvando palle break e altrettanto deve fare lo spagnolo per impattare sull’1-1. Il game successivo è un’altra battaglia e stavolta lo Ferrer non si fa scappare l’occasione di strappare il servizio all’avversario: 2-1. Qui Bellucci chiama il trainer per farsi massaggiare la schiena. Quando i giocatori stanno per riprendere, si spegne metà dell’impianto di illuminazione e il gioco viene sospeso proprio nel momento di maggiore difficoltà del giocatore di casa con Ferrer imbufalito per l’accaduto. In effetti verrebbe da pensare male…

Gli organizzatori comunicano che la sosta durerà 15 minuti e i giocatori prendono la via degli spogliatoi. Ne approfitto per tornare sul campo 1 dove sta per iniziare il match tie-break tra le coppie Marrero-Melo e Bracciali-Fognini: i nostri non mollano fino all’ultimo, ma un ottimo Fognini non basta a colmare gli errori di “Braccio”: 10-8 il punteggio finale per la coppia iberico-brasiliana. I nostri escono dal campo con Fognini molto arrabbiato con uno spettatore, reo di aver più volte disturbato i nostri anche tra la prima e la seconda palla di servizio.

Intanto è passata più di un’ora (altro che 15 minuti!!!) quando sul centrale si sta per riprendere a giocare il match sospeso. È ancora gran lotta tra Bellucci e Ferrer, il quale riesce però a conquistare tutti i punti importanti. Bellucci ci prova fino alla fine, ma sul 5-3 deve cedere di nuovo la battuta e con essa il match. Bravi entrambi, con Bellucci che sembra ritrovato ad alti livelli e Ferrer che dimostra ancora una volta che sulla terra possono batterlo in pochi.

Nel frattempo il derby spagnolo tra Robredo e Andujar è stato spostato sul campo 1 (finirà 6-1 6-1 per il secondo), quindi sul centrale dopo poco si presentano il numero 1 del mondo Rafael Nadal e il portoghese Joao Sousa. Il portoghese inizia forte ma riesce a mettere in difficoltà Nadal fino all’1-1 0-40. Nadal annulla le 3 palle break e da qui è un monologo. Nel momento in cui sto scrivendo il punteggio è 6-1 4-0: decido di lasciare il campo ormai certo dell’esito del match. Appuntamento a domani, con le semifinali!

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