Diario di Bordo da San Benedetto del Tronto

Adelchi Virgili

da San Benedetto del Tronto, Matteo Maria Milanese

Come ogni estate mi appresto a seguire l’unico torneo challenger marchigiano su terra rossa che si disputa nella bella cittadina balneare di San Benedetto del Tronto. Quest’anno noto subito dei match interessanti in programma il primo giorno di qualificazioni e allora parto presto da casa per dirigermi al Circolo Tennis Maggioni, dopo aver fatto una prima sosta in un bar a Cupra Marittima. Il primo match in programma sul centrale vede impegnati l’ex promessa sanbenedettese Andrea Attrice, classe 93 senza ranking Atp, contro il peruviano Duilio Beretta, classe 92 numero 480 atp circa. Nel primo set parte subito forte Andrea che riesce a sorprendere il suo avversario con il rovescio piatto e anticipato e con un gioco molto aggressivo fatto anche di discese a rete; dopo essere stato avanti di due break per 4-1, riesce a chiudere la prima frazione per 6-4 grazie anche al tifo dei suoi tifosi e amici presenti.

milanese_augusto_virgiliAlla fine del primo set sono andato sul campo numero 2 a seguire la fine del match fra il fratello più giovane di Adelchi, Augusto Virgili (foto a destra insieme a me), classe 94, e il veneto classe 87 Matteo Marfia. Augusto, mancino, nel secondo set era indietro di un break che però riesce a recuperare prontamente lottando su ogni palla all’ottavo gioco, complice un paio di errori gratuiti di Marfia, che fino a quel momento aveva in pugno il match; ciò non gli basta per girare dalla sua parte l’incontro perchè Matteo, complice un rovescio ad una mano che oggi andava alla grande, riesce a comandare quasi sempre il gioco complice la sua maggiore pesantezza di palla e chiude la seconda frazione per 7-5 con un gran numero di vincenti. Ho visto Augusto molto nervoso e fisicamente non al 100% (mi confiderà a fine match che aveva sofferto di una tendinite alla gamba nei giorni precedenti e che era stato fermo per una settimana circa) ma con un ottimo servizio ed un buon dritto (un po’ carente dalla parte del rovescio); sono sicuro che in futuro potrà migliorare e cominciare a scalare il ranking.

Dopodichè torno sul campo centrale per il match di Attrice proprio nel momento in cui cede il servizio quando era avanti di un break (2-1) nel secondo set; dopo un altro game molto lottato in cui Beretta, gran rematore e giocatore solido da fondocampo, riesce ad annullare ben 3 palle break, Andrea cede di schianto sia fisicamente che mentalmente subendo una serie di 11 giochi a 1 con il sanbenedettese che sotto di un break nel terzo set chiama pure il fisioterapista per un problema muscolare.

Poco prima della fine del match di Attrice vado a seguire il primo set della giovane speranza del tennis azzurro Gianluca Di Nicola, classe 95, che affronta il bosniaco Tomislav Brkic, classe 90 e numero 370 delle classifiche. L’italiano è dotato di una buonissima tecnica, equlibrato con entrambi i fondamentali ma è ancora un po’ carente in muscolatura e quindi il peso di palla ne risente; oggi comunque affrontava un giocatore che sicuramente vale un po’ più della sua attuale classifica, un Brkic dotato davvero di un grande servizio e di un gioco molto aggressivo da fondocampo, oltre a un ottimo dritto con cui ha messo a segno numerosi vincenti. La prima frazione si conclude con il punteggio di 6-3 in favore del bosniaco e io vado in giro per il circolo per cercare di intervistare almeno uno dei due fratelli Virgili.

Il più grande, Adelchi, un’ora prima del match si stava riscaldando in uno dei campi in sintetico del circolo e ha gentilmente declinato l’intervista, mentre ho incontrato seduto vicino ad un bar del circolo il fratello, Augusto, che si è concesso per una breve intervista:

D. Come è andata la partita di oggi con Marfia?
R. Nel primo set ho giocato male, non ne prendevo una. Nel secondo un po’ meglio ma lui ha giocato abbastanza bene. D: Chi ti ha iniziato a far giocare a tennis e chi ti ha fatto muovere i primi passi?
R: Mio padre.
D. Descrivimi i tuoi colpi migliori e le tue caratteristiche di gioco.
R: Servizio e dritto molto forti, gioco basato sulla potenza, però anche dietro riesco a difendermi abbastanza bene.
D. Quali sono i tuoi obiettivi di classifica?
R. Per quest’anno minimo prendere un punto e per il prossimo anno puntare a giocare più futures possibili e con continuità.
D. Cosa devi migliorare nel tuo gioco in particolare?
R. Devo migliorare sul rovescio, sulla consistenza e sulla parte atletica.

milanese_quinziIn giro per il circolo incontro inoltre il sangiorgese Gianluigi Quinzi che mi concede una foto. Faccio una breve pausa pranzo in una pizzeria del centro prima di andare a seguire alle 13 il match da me (e non solo, credo) ritenuto più interessante di giornata, Adelchi Virgili contro il giovane francese classe 95 Enzo Couacaud. Match che si è rivelato come da mio pronostico molto tirato ed equilibrato e che è dipeso quasi escusivamente dalle fiammate di gioco del grande talento toscano. Parte subito forte Adelchi con il suo dritto e con le sue ottime palle corte e si porta avanti 2-0 40-0, ma poi Adelchi cade in una serie di errori gratuiti che lo portano a cedere immediatamente il break appena conquistato. Nessuno dei due giocatori concederà più niente alla battuta fino a quando Virgili, sul 5-5 40-15 cede la battuta alla prima palla break per il francese originario delle Isole Mauritius. Prima frazione che si conclude per 7-5, ma Adelchi non demorde e come nel primo set si porta avanti di un break prima 3-0 e poi 4-1. Sul 4-2, però, accusa un problema ad un occhio (probabilmente aveva problemi con la lente) e cede di schianto la battuta a 0. Adelchi, però, riesce a riprendersi e a conquistare il secondo set al tie break per 7 punti a 5 dopo essere stato avanti 6-2. Nel terzo set, sotto per 2-1, Adelchi incappa in uno dei suoi soliti, putroppo, passaggi a vuoto e perde la battuta e va sotto per 4 giochi ad 1. A questo punto sono dovuto scappare dal circolo dopo ben 5 ore di tennis e a freddo non ho potuto rammaricarmi, per l’ennesima volta, su cosa sarebbe potuto essere Adelchi, forse il più grande talento italiano dai tempi di Panatta e su cosa purtroppo non è stato a causa dei ben noti problemi alla schiena avuti in età adolescenziale. Da vero patito, però, fermo ad un semaforo al ritorno, non ho potuto fare a meno di collegarmi all’app dell’ atp per seguire gli ultimi scampoli di gioco di adelchi che purtroppo, dopo aver recuperato il break, spreca ben due palle game sul 4-5 e cede il servizio e dunque il match ai vantaggi.

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