Ci vuole l’impresa

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di Sergio Pastena

Ci vuole l’impresa. Difficile immaginarlo un paio d’anni fa, quando la Gran Bretagna perdeva a ripetizione e lottava per rimanere nel Group I riuscendo a cedere in casa alla Polonia con tanto di Murray in campo. E invece ora ci vuole l’impresa, esattamente quella che serve alla Svizzera in casa col Kazakistan: se nessuno dei due team favoriti della vigilia ci riuscirà, inglesi o kazaki avranno un posto in finale per una delle sorprese più grandi della storia della Davis.

Quanti rimpianti, però. Rimpianti per due set giocati senza riuscire a carburare, rimpianti per un doppio che si poteva portare a casa nonostante la classe di Murray, rimpianti per un quarto set nel quale siamo andati a servire per andare al quinto. E lì probabilmente sarebbe stata un’altra storia. Poco da dire, comunque: siamo attaccati alla racchetta di Fognini per sperare in un’impresa che entrerebbe di diritto nelle perle della storia della nostra nazionale, ma le prospettive non sono assolutamente rosee.

Italia-Gran Bretagna 1-2

Fognini d. Ward 6-4 2-6 6-4 6-1

Murray d. Seppi 6-4 7-5 6-3

Fleming/Murray d. Bolelli/Fognini 6-3 6-2 3-6 7-5

E ora diamo un occhio alle altre sfide dei quarti di finale del World Group.

Giappone-Repubblica Ceca 0-3

Non è che i giapponesi non ci abbiano provato, tutt’altro: Ito e Daniel hanno messo a dura prova Stepanek e Rosol nei rispettivi singolari lasciando ai tifosi di casa l’amara consapevolezza che con Nishikori in campo sarebbe stata tutta un’altra storia. Ito ha preso il primo contro Stepanek e lottato nel secondo prima di cedere, Daniel ha rimontato due set a Rosol ma si è fermato sul più bello. In quanto al doppio, con Ito e Uchiyama c’erano poche speranze anche se dall’altra parte non c’era la coppia bionica Berdych/Stepanek: è bastata la compagnia di Rosol all’esperto Radek per portare a casa il più classico dei 6-4 6-4 6-4. Repubblica Ceca in semifinale, Giappone promosso comunque.

Stepanek d. Ito 6-7(5) 7-6(5) 6-1 7-5

Rosol d. Daniel 6-4 6-4 3-6 4-6 6-2

Stepanek/Rosol d. Ito/Uchiyama 6-4 6-4 6-4

Francia-Germania 1-2

Si pensava che lo stadio Cibali fosse a Catania, ma evidentemente l’han spostato a Nancy. Il 2-0 dei tedeschi in Francia dopo il 2-1, infatti, è stato assolutamente clamoroso. Fino alla vittoria di Kamke con Benneteau ci si poteva stare, pur essendo stata nettissima. Gojowczyk che batte Tsonga in trasferta, però, è roba impossibile anche per i Maya: Jo-Wilfried ha fatto 14 punti e 2 break in più dell’avversario, che ne ha fatto solo uno in cinque set. Quello decisivo per una vittoria totalmente impronosticabile. Il doppio ha dato aria, con Benneteau e lo specialista Llodra che han portato il primo punto ai transalpini. Domani, però, anche se non impossibile sarà dura. Dura per davvero.

Kamke d. Benneteau 7-6(8) 6-3 6-2

Gojowczyk d. Tsonga 5-7 7-6(3) 3-6 7-6(8) 8-6

Llodra/Benneteau d. Begemann/Kamke 6-1 7-5(5) 4-6 7-5

Svizzera-Kazakistan 1-2

La Davis è qualcosa di folle, a volte. Prendiamo la Germania avanti in Francia: impensabile viste le assenze. E cosa dire allora del Kazakistan che dopo il doppio conduce 2-1 contro i carri armati svizzeri? Merito di un Golubev straordinario, capace di stendere Wawrinka in quattro set giocando benissimo i tie-break decisivi. Federer non ha sofferto per rimediare contro Kukushkin ma, nel secondo giorno, l’impensabile è avvenuto di nuovo, con Golubev e Nedovyesov capaci di stendere la coppia che è stata campione olimpica in quattro set. Anche in questo caso due tie-break, con quello del quarto nel quale gli svizzeri erano avanti. Ma se perdi tutti i punti decisivi diventa dura…

Golubev d. Wawrinka 7-6(5) 6-2 3-6 7-6(5)

Federer d. Kukushkin 6-4 6-4 6-2

Golubev/Nedovyesov d. Federer/Wawrinka 6-4 7-6(5) 4-6 7-6(8)

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