Il Punto Atp – Il Sogno di Guillermo

Guillermo Garica-Lopez
di Sergio Pastena
I pronostici sono una croce per chi scrive di tennis. Vedi Federer e Murray in buona forma, Nadal che accusa qualche passaggio a vuoto e Djokovic che si ferma come sempre a un passo dal traguardo e pensi che la finale potrebbero giocarsela lo svizzero e lo scozzese (o almeno, lo pensava il sottoscritto). Puntualmente ti trovi gli altri due all’ultimo atto. Questa settimana, però, l’errore nei pronostici si può prendere a cuor leggero: già a Bangkok l’idea era che si dovesse giocare per il secondo posto, visto che in tabellone c’era Nadal, ma sarebbe davvero un’impresa trovare qualcuno tanto abile da prevedere che il maiorchino non sarebbe stato fermato nè da Verdasco, nè da Melzer o Gulbis, ma niente-poco-di-meno che da Guillermo Garcia-Lopez, onesto mestierante spagnolo che da questa settimana è al numero 39 delle classifiche, a una posizione dal proprio best ranking alla non più tenera età di 27 anni. Eppure a vedere le semifinali, che oltre ai due spagnoli vedevano protagonisti Nieminen e Andreev, davvero l’unica incertezza sembrava risiedere nel punteggio con cui Rafa avrebbe distrutto i suoi avversari.
L’evento clamoroso è avvenuto in semifinale e subito sui forum si è diffusa la teoria di un Nadal che non aveva vinto perché il torneo serviva solo per iniziare la preparazione in vista di Shanghai e non gli portava neanche punti in classifica. A parte il fatto che non è vero (con Bangkok Nadal ha guadagnato 45 punti, spiccioli ma comunque punti) ma probabilmente chi sosteneva ciò non aveva visto il match. Se si gioca a perdere non si perde così. E’ stata una partita da manicomio, nel corso della quale Nadal ha avuto 26 palle break e ne ha convertite solo 2 (avete capito bene, 2 su 26) mentre l’avversario ha sfruttato l’unico break point avuto a disposizione nel terzo set. Contro ogni logica, contro ogni pronostico: se la rigiocassero cento volte la vincerebbe cento volte Nadal, che infatti ha ammesso di aver mandato giù con difficoltà la sconfitta.
In finale, inoltre, lo spagnolo si è trovato di fronte al miglior avversario possibile. Non è tanto per una questione tecnica, visto che Nieminen è pur sempre l’ex numero 13 del mondo, quanto per una questione mentale: il finlandese con questa è arrivato a nove sconfitte su dieci finali disputate. E infatti il Ptt Thailand Open alla fine è meritatamente andato a Garcia-Lopez, che ha superato Nieminen al termine di un match comunque combattuto e risoltosi al terzo.
Andrei Golubev e Mihail Youzhny
Sorpresa anche in Malaysia, a Kuala Lumpur, anche se decisamente meno clamorosa: ci si aspettava in finale Soderling, mentre lo svedese è stato estromesso da un Golubev sempre più in crescita, che in finale si è comunque arreso in tre set a Misha Youzhny che torna al numero 8 delle classifiche pareggiando il proprio best ranking. Per il resto tutto è andato secondo i pronostici tranne che per il quarto di finale della parte bassa del tabellone, che ha visto di fronte due qualificati: il redivivo Andreev e il sorprendente bombardiere canadese Raonic, giustiziere di Stakhovsky.
Per questa settimana si resta in Asia e in campo ci vanno i migliori: al China Open, torneo combined che si disputa a Pechino, ci saranno ben sette dei primi 10 della classifica, con Novak Djokovic a guidare una truppa che comprende Murray, Soderling, Davydenko, Berdych, Verdasco e Youzhny. A Tokyo troviamo Nadal e Roddick, oltre ad atleti di spicco come Tsonga e Melzer. Insomma, un parterre de roi in vista del Masters 1000 di Shanghai. Tra gli italiani c’è solo Seppi in Giappone: al primo turno troverà il croato Dodig, un ostacolo certo non insormontabile.

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