Belinda Bencic: l’epifania della predestinata

Redazione
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Bencic Canadian Open Wta
di Alberto Cambieri

Non dev’essere facile per una giocatrice essere da sempre sotto le luci dei riflettori: tante attenzioni, un tennis che ti fa innamorare ma che puรฒ diventare da un momento all’altro un’arma a doppio taglio per la carriera, un paragone con una quasi leggenda vivente come Martina Hingis con la quale sรฌ condividere allenamenti, ma con la quale i paragoni si sprecano e possono portare a vivere situazioni complicate e magari insostenibili. Sembra quasi ovvio accostare una tennista dotata di un anticipo pazzesco, una capacitร  sensazionale di anticipare e muovere il gioco senza per forza portare a casa i punti spingendo come la maggior parte delle giocatrici ad una ex numero uno del mondo e vincitrice di cinque Slam come Martina; pare naturale fare paragoni vista la provenienza (entrambe hanno origini slovacche) e la terra in cui vivono (la Svizzera, Paese che nel terzo Millennio ha visto i natali di fantastici giocatori sia in campo maschile che femminile), ma fino a qualche mese fa sembrava azzardato pensare che la Bencic avrebbe raggiunto in tempi cosรฌ rapidi risultati di assoluto valore ad un’etร  cosรฌ giovane. Fino a 10 anni fa era ancora possibile ammirare giocatrici minorenni in grado di arrivare a livelli sensazionali, ma il tennis sempre piรน fisico che necessita di una preparazione impeccabile come quello di oggi e le nuove regole della WTA volte a limitare quel pericoloso fenomeno di atlete molto giovani ma logorate oltremodo dalle fatiche del tour professionistico hanno fatto sรฌ che tenniste giovanissime fossero sempre meno presenti ai piani alti della classifica. Vincere quasi tutto a livello juniores puรฒ spesso rivelarsi controproducente, aggiungendo pressioni inutili e convincendo che il passo piรน grande verso risultati importanti sia ormai raggiunto, mente si tratta di un’ottima iniezione di fiducia per il futuro che perรฒ non assicura affatto di diventare fortissimi a livello professionistico; se perรฒ una giocatrice รจ in grado di vincere sia il Roland Garros che Wimbledon juniores nella stessa stagione, proprio come fece ad appena 13 anni l’idolo e mentore di Belinda Martina Hingis, allora i presupporti per una carriera straordinaria ci sono tutti e il paragone tra le due si fa sempre piรน interessante e l’accostamento inquivocabile.

Ad appena 17 anni, nel 2014, la Bencic รจ riuscita a scalare velocissimamente la classifica WTA guadagnando circa 150 posizioni e raggiungendo risultati convincenti come le semifinali di Charleston e i quarti al Roland Garros, ma il suo 2015 non รจ partito nel migliore dei modi: sconfitte dure da accettare come i tre giochi portati a casi contro Gavrilova e Georges in Australia e una stagione sulla terra non esaltante (sconfitte contro Kovinic, Konjuh, Tomljanovic e di nuovo Gavrilova). I tornei americani di Indian Wells e Miami, prima della negativa parentesi sulla terra, le hanno dato la fiducia per ricominciare a riprendere ad ottenre vittorie di rilievo, ma รจ stata la stagione sull’erba che รจ stata sensazionale, come dimostrano la finale di S. Hertogenbosch persa contro la nostra Camila Giorgi (ma dopo aver sconfitto atlete non banali come Mladenovic e Jankovic), la seppur buona settimana di Birmingham (vittoria contro una Lucic sempre pericolosa sull’erba e sconfitta contro una Lisicki incontenbile, capace in quel match di mettere a segno il record di ace in un singolo incontro nella storia della WTA) e il capolavoro del torneo di Eastbourne, teatro del primo WTA in carriera della svizzera, tradizionale torneo di preparazione per Wimbledon nel quale ha battuto giocatrici toste come Barthel, la campionessa uscende Keys (dominata in lungo e in largo senza soffrire in alcun modo la potenza spesso devastante dell’americana classe 1995), la finalista di Wimbledon 2014 Bouchard, la sorpresa inglese Konta, la vincitrice del 2009 Wozniacki (seppur vittima di un infortunio) e una delle specialiste dell’erba, nonchรฉ finalista a Wimbledon nel 2012 Radwanska, dominata nel terzo set in finale in uno dei match piรน divertenti di quest’anno. Giร  la settimana di Eastbourne aveva rappresentato un banco di prova importante per quanto riguarda le serie ambizioni della giovanissima atleta svizzera, ma gli ottavi a Wimbledon hanno dimostrato come la Bencic sia una giocatrice ormai ‘vera’ e in grado di affrontare e superare tenniste di ogni tipo (complicati i match contro Pironkova e Mattek, portati perรฒ a casa dopo uno svantaggio iniziale che รจ riuscita piuttosto rapidamente a colmare).

La settimana di Toronto ha perรฒ superato ogni aspettativa di allenatori, fans e della Bencic stessa: reduce da una settimana non indimenticabile a Washington, in cui si รจ arresa fin troppo facilmente contro la futura finalista Pavlyuchenkova, รจ arrivata in Canada ben consapevole che non avrebbe di certo dovuto vincere partite comode per arrivare a disputare le fasi finali del torneo. Sicuramente per lei gli ottavi o i quarti avrebbero rappresentato un risultato di rilievo ottimale per trovare la forma giusta per provare a difendere i quarti raggiunti agli UsOpen lo scorso anno, ma grazie alla sua incredibile capacitร  di imparare in brevissimo tempo dagli errori passati e di migliorare continuamente a livello tecnico e tattico ha stupito gli appassionati di tutto il mondo arrivando fino in fondo al torneo e riuscendo a sollevare uno dei titoli piรน prestiogiosi dell’anno. L’esordio contro la Bouchard non รจ stato facile per una giovane come la Bencic, di solito abituata a ricevere il supporto dei fans di tutto il mondo che rimangono stupiti dalla sua giovane etร  e dal suo gioco di assoluta classe: dopo i suoi vincenti la reazione dei tifosi canadesi era assai contenuta, lasciando perรฒ la possibilitร  di udire con estremo piacere lo stupendo suono proveniente dalla racchetta della stellina di Flawil. Il match sembrava potersi chiudere in favore della Bencic in due set, ma dopo essersi fatta annullare con coraggio da parte della canadese un match point avanti 60 54, ha dovuto ricorrere al terzo set per domare una Bouchard ancora in crisi ma forse in leggera ripresa rispetto alla primavera disastrosa da lei disputata. Al secondo turno ha invece dovuto affrontare la Wozniacki, uscendo alla fine vincitrice con un doppio 75 da un match che l’ha vista per larghi tratti in svantaggio: sotto 52 nel primo set e 3 ad 1 nel secondo la svizzera รจ riuscita ad approfittare delle incertezze di diritto e delle condizioni non ottimali della ex numero uno del mondo per guadagnarsi un terzo turno contro la potente tedesca Lisicki. Dopo aver dominato il primo parizale, ha subรฌto un pesante 61 nel secondo set prima di iniziare una lotta furibonda nel terzo set, nel quale ha dovuto annullare un match point nel decimo gioco e continuando a crederci dopo tante chance di brekkare non sfruttate nell’undicesimo game prima di imporsi definitivamente al tie break. I quarti sono stati teatro del match piรน impeccabile della sua settimana: 64 62 ad una Ivanovic in buona forma ma incapace di fare la differenza con il diritto. In particolare รจ stata la Bencic ha reggere al meglio sulla diagonale destra e mostrando una notevole superioritร  rispetto alla serba su quella del rovescio, non disdegnando l’uso di schiaffi al volo non definitivi ma volti ad evitare di perdere campo per colpire in modo aggressivo palle che nei mesi passati avrebbe colpito da fondocampo prediligendo una minor aggressivitร . La semifinale รจ stata il capolavoro del torneo ed รจ stato il match che, seppur non si sia disputato in un torneo dello Slam, puรฒ rappresentare la svolta della carriera della Bencic: il 36 75 64 (stesso punteggio con cui Stephens superรฒ Serena nel 2013 a Melbourne, non riuscendo perรฒ a ripetere risultati simili negli anni successivi) ottenuto ai danni di Serena nella nottata di sabato sarร  un risultato indimenticabile per la talentuosa svizzera, inizialmente incapace di focalizzarsi sul suo gioco ma poi abilissima nello sfruttare la scarsa vena al servizio della campionessa americana, dimostrandosi sostanzialmente piรน centrata e concreta da fondo. Quella prestazione, condita da un atteggiamento sempre positivo e nella quale la Bencic ha dato l’impressione di divertirsi nel momento in cui il match รจ diventato equilibrato, ha ancora una volta sottolineato le incertezza della Bencic nel chiudere i match: come in finale a Eastbourne, in cui si รจ incartata a fine secondo set contro la Radwanska, o contro Bouchard in terra canadese ha dovuto attendere prima di concretizzare il vantaggio accumulato e contro Serena, avanti per 51 e servizio nella decisiva frazione, รจ riuscita ad imporsi solo per 64, mostrando perรฒ una tenacia e un’indomita voglia di vincere tipica delle giovani atlete. La finale contro la Halep non รจ stata semplice, un pรฒ per le tante ore trascorse sul campo nei match precedenti, un po’ per il caldo e per la grande capacitร  della rumena di allungare gli scambi e concedere poco spazio alle sue avversarie per manovrare il gioco pur non optando per un tennis troppo potente. Un primo set di vera battaglia, chiuso grazie ad un tie-break in cui Belinda รจ stata in grado di recuperare da 14, sembrava il preludio per una comoda vittoria in due set; ancora una volta perรฒ le incertezza della svizzera, miste alla paura di vincere un titolo cosรฌ importante e la sua inesperienza (per ora) di contendersi trofei cosรฌ prestiogiosi, si sono palesate in modo evidente quando รจ finita avanti 20, 42 e 53 nel secondo set, finendo poi per concedere alla sua avversaria, evidentemente afflitta da problemi alla gamba sinistra e colpita da un colpo di calore, la possibilitร  di imporsi nel secondo parziale per rinviare le sorti del match al set decisivo. Sotto per 3 giochi a zero la Halep ha perรฒ deciso di ritirarsi, non concedendo cosรฌ alla Bencic la possibilitร  di provare l’ebbrezza di celebrare il championship point di un torneo cosรฌ ambito; le emozioni perรฒ della semifinale vinta contro Serena sono state sufficienti per la Bencic, totalmente sopraffatta delle emozioni sabato notte ed incapace di decidere come esultare al termine di una vittoria tanto inaspettata quanto rivelatoria delle ambizioni e delle possibilitร  della svizzera di potersi imporre con continuitร  ad altissimi livelli.

Splendida dunque la settimana in terra canadese della svizzera, capace di eliminare 6 giocatrici tra le prime 25 del mondo, tutte almeno finaliste Slam e capaci, tutte tranne la Lisicki, di entrare in top 10 (e la tedesca rimane probabilmente la piรน forte atleta di oggi a non essere riuscita nell’impresa nonostante la finale raggiunta a Wimbledon nel 2013); il record della Bencic contro le top 10 รจ in ancora piรน incoraggiante per il futuro di Belinda: 8 vittorie e solo 5 sconfitte sono un bottino di tutto rispetto, ma lo sono ancora di piรน se si considera che ha vinto 8 delle ultime 10 sfide contro le tenniste d’รฉlite. Tre vittorie contro la Wozniacki, una contro Kerber, Jankovic, Halep, Ivanovic e Serena spiegano la grande qualitร  di Belinda di affrontare e rendere al meglio contro giocatrici di ogni tipo, preferendo sempre perรฒ affrontare tenniste non cosรฌ potenti e che fanno della condizione fisica il loro punto di forza. Rispetto a Wozniacki e Kerber, ad esempio, รจ meno forte fisicamente, nonostante rispetto alla stagione scorsa sia cresciuta notevolmente sotto questo aspetto muovendosi in maniera sempre piรน fluida e riuscendo a perdere pochissimo campo specialmente dal lato del rovescio, ma grazie ad un talento superiore, una capacitร  di muovere in maniera decisamente piรน naturale e continua il gioco trovando senza problemi angoli interessanti e non avendo paura di giocare lungolinea ad aprirsi il campo (seppur il gioco di volo abbia ancora notevoli margini di miglioramento) riesce ad affrontare questo tipo di avversarie senza problemi, ben consapevole che avrร  tempo di esprimere il suo gioco senza essere messa sotto pressione fin dal primo colpo. Belinda tende a soffrire di piรน il gioco di tenniste potenti che riescono ad approfittare del suo servizio ancora con ampi margini di miglioramento (la prima รจ solida ed รจ sempre piรน continuo a livello di efficacia lo slice, mentre la seconda รจ in crescita ma, insieme al gioco di volo, รจ ciรฒ su cui dovrร  lavorare maggioramente nei mesi futuri) e a farla correre. Grazie ad un’impostazione dello scambio sempre con i piedi sulla riga, a doti d’anticipo naturali ed un’innata capacitร  di colpire la palla in controbalzo con entrambi i fondamentali sta riuscendo perรฒ ad esprimere un tennis sempre piรน aggressivo da fondo, caratterizzato da un rovescio magnifico col quale riesce a fare tutto e un diritto sempre in crescita e sempre piรน potente col quale non ha paura di spingere. Il suo atteggiamento risente ancora della giovane etร , sia nel bene che nel male: non ha paura di affrontare situazioni nuove, ma spesso ancora fatica a gestire la tensione nei momenti clou del match; non รจ detto perรฒ che quest’ultimo aspetto rappresenti un male per la svizzera, soprattutto se paragoniamo questo atteggiamento a quello tipico di tempi in cui atlete appena sedicenni sembravano robot in grado di dominare il circuito mostrando solo in in apparenza una soliditร  mentale insolita per l’etร  che non sempre perรฒ ha rappresentato un aspetto positivo per il proseguo della carriera (qualcuno ha detto Hingis?).

Grazie al magnifico successo a Toronto รจ balzata dalla posizione numero 20 alla 12esima, ad appena 230 punti dalla Top 10; non รจ detto che giร  in questa stagione riesca ad entrare tra le prime 10 o addirittura qualificarsi per il Master di fine anno in quanto la concorrenza รจ assai agguerrita e sono moltissime le atlete che hanno guadagnato in questo 2015 una quantitร  di punti simili a lei, ma se risucirร  a progradire sempre di piรน (tra le top 15 รจ, nonostante le giร  indubbie qualitร , quella con ancora i margini di crescita maggiori) l’appuntamento con le top 10 sarร  imminente. Le 21 vittorie nelle ultime 25 partite sono riuscite a raddrizzare del tutto una stagione partita in modo zoppicante, all’inizio della quale perรฒ era stata la prima a confessare che a 17/18 anni ormai รจ piรน normale navigare intorno alla posizione numero 200 piuttosto che presentarsi al via degli Slam da testa di serie. Grazie all’abitudine di stare ormai da sempre sotto le luci dei riflettori e di gestire pressioni di ogni tipo non avrร  certo problemi ad ambire a traguardi ancora piรน importanti, specialmente per una tennista cresciuta in una terra che ha prodotto sostanzialmente pochi campioni ma tutti di qualitร  assoluta e che รจ considerata da sempre una futura numero uno. Quali migliori presupposti per una tennista diciottenne per provare a raggiungere fin da ora risultati ancor piรน eclatanti che per una giocatrice allenata dalla madre di Martina Hingis, accompagnata spesso nel box e in allenamento da quest’ultima e proveniente da una terra in cui due signori come Federer e Wawrinka continuano a portare a casa trofei importantissimi in singolare ed che sono riusciti nell’impresa di vincere finalmente la Coppa Davis? In fondo per noi amanti del tennis la Svizzera, piรน che il Paese della cioccolata e degli orologi, รจ senza dubbio diventata la nazione di tennisti dal talento estremo capaci di emozionare chinque e Belinda, di fianco a nomi del genere, di sicuro non sfigurerebbe.

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