A 45 anni Venus Williams è tornata a vincere un match WTA. Lo ha fatto in uno scenario importante, il Citi Open di Washington, dove è scesa in campo grazie a una wild card e ha centrato una vittoria dal sapore epico. L’ex numero 1 del mondo ha battuto al primo turno la statunitense Peyton Stearns con il punteggio di 6-3 6-4, dimostrando che l’età è solo un numero quando ci sono la passione, il talento smisurato e la voglia di rimettersi in gioco.
È stato il primo successo in singolare dal 2023 (vinse contro Kudermetova a Cincinnati esattamente due stagioni fa) per Venus, che non giocava un match ufficiale da oltre un anno e mezzo e che negli ultimi mesi aveva dovuto affrontare un delicato intervento chirurgico per la rimozione di fibromi uterini. Dopo un lungo recupero, la campionessa americana ha deciso di tornare a competere, spinta da una motivazione tutta sua. “Perché sono tornata? Perché no?”, ha detto in conferenza stampa con un sorriso, aggiungendo: “Quando sono stata a Wimbledon, anche solo come spettatrice, ho sentito che mi mancava troppo. Non ero pronta a dire basta.”
Una dichiarazione d’amore per il tennis, il suo sport da sempre. Venus ha raccontato che il suo team l’ha sostenuta fortemente in questa decisione: “Non avevo bisogno di tornare, non era una necessità. L’ho fatto perché lo volevo, perché il mio entourage mi ha spinto, mi ha detto che potevo ancora farcela. E poi perché ci sono i fan: è anche per loro che sono qui.”
Nel secondo turno, la corsa di Venus si è fermata contro la testa di serie numero 5 del torneo, la polacca Magdalena Frech, che l’ha sconfitta con un netto 6-2 6-2. Ma il risultato, in fondo, non ha oscurato il valore simbolico di quanto successo. Il pubblico di Washington ha accolto Venus con grande calore e rispetto. E anche Frech, al termine del match, ha speso parole piene d’ammirazione: “È stato un onore affrontarla. Venus è un’icona, e giocare contro di lei, in questo stadio, è stato qualcosa che non dimenticherò.”
Una pioniera che non smette di ispirare
Il ritorno in campo di Venus è un’eccezione nella storia recente del tennis. Nessuna giocatrice aveva vinto un match WTA a 45 anni da oltre due decenni. L’ultima a riuscirci fu Martina Navratilova, a 47 (!) nel 2004 contro Catalina Castano a Wimbledon. Venus ha ammesso che il processo di recupero è stato complesso, sia fisicamente che mentalmente: “Dove sono oggi è molto diverso da un anno fa. Prepararmi all’intervento, affrontare i dubbi, il dolore… sembrava lontanissimo il momento in cui avrei potuto giocare di nuovo. Ma eccomi qui.” Oltre alla competizione, Venus ha condiviso anche un dettaglio personale: durante il torneo ha annunciato il suo fidanzamento con l’attore italiano Andrea Preti. Un momento che ha arricchito ulteriormente il valore simbolico della sua presenza a Washington. “Andrea mi ha sostenuta tantissimo, è bello averlo qui in questo momento per me così speciale.”
E ora Cincinnati
Venus Williams ha già annunciato che parteciperà al prossimo WTA 1000 di Cincinnati, sempre con una wild card. Nonostante la sconfitta con Frech, il suo obiettivo non è cambiato: continuare a competere, divertirsi, trasmettere qualcosa alle nuove generazioni. “Non penso di poter fare tutto quello che facevo prima, ma posso ancora dare molto. E se il mio esempio può aiutare anche una sola ragazza a credere in se stessa, allora ne vale la pena.” Il ritorno di Venus è stato molto più che una semplice vittoria o sconfitta. È stato un messaggio potente di resilienza, di amore per lo sport e di ispirazione. In un’epoca in cui gli atleti si ritirano sempre più giovani, lei dimostra che il tennis può essere una lunga avventura, da vivere finché il corpo e il cuore lo permettono. “Mi sono detta: anche se il mondo pensa che tu non possa farcela, devi crederci tu per prima. E io ci credo ancora.”
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