Matteo Gigante fa l’impresa con Tsitsipas e si prende la scena al Roland Garros: “Ho avuto personalità”

Sul Court Simonne-Mathieu del Roland Garros è Matteo Gigante a brillare sotto le luci del tramonto parigino nel mercoledì della prima settimana. Il tennista romano si toglie la più bella soddisfazione della sua giovane carriera eliminando in quattro set Stefanos Tsitsipas con lo score di 6-4 5-7 6-2 6-4. Il greco non è evidentemente più quel giocatore ammirato in passato e capace di raggiungere la posizione numero tre del ranking mondiale, ma resta pur sempre un ex finalista del torneo parigino.

Ma di analisi sul classe ’98 di Atene se ne sono già fatte in abbondanza nel corso degli ultimi paio di anni, ragion per cui i riflettori è giusto siano tutti sulla splendida impresa dell’attuale numero 167 della classifica. Una partita innanzitutto preparata bene a livello tattico con coach Marco Gulisano, ma poi soprattutto affrontata con enorme coraggio nel finale, quando il successo più importante era lì ad un passo e Tsitsipas contava di poter rientrare sfruttando un passaggio a vuoto dell’azzurro. “Avevamo impostato la partita sul rovescio, dove fa più fatica”, analizza Matteo in conferenza stampa, “ma la forza di oggi è sicuramente stata la tranquillità

Nervi ben saldi per Gigante, che chiude con un servizio vincente al centro dopo aver incantato con una palla corta dopo l’altra nel finale. “Il servizio da sinistra piatto al centro è nelle mie corde, lo gioco meglio dello slice a uscire – racconta ancora ai giornalisti in loco -. Poi ricordo quella palla corta che ha baciato il nastro annullando la palla break nel quarto. Ho avuto personalità, come mi aveva chiesto il mio coach. Non ero teso ma quando dovevo colpire la palla sulle palle break, sui match point, facevo più fatica. Ma allo stesso tempo aver annullato così tante palle break vuol dire che ero lì”

Prima volta al terzo turno in uno Slam e classifica che torna ad essere molto interessante in ottica avvicinamento alla top-100. Insomma, l’ennesimo talento dell’Italtennis che con i suoi tempi si prepara al salto: “Sono tranquillo perché ognuno ha il suo percorso. Da piccolino non ero tra i primi, ma ero sempre lì. Poi di problemi ne ho avuti, ad esempio l’infortunio nel 2021 al gomito che mi ha tenuto fermo per sei mesi, o la mononucleosi l’anno scorso. Ci saranno ancora dei momenti negativi, ma nei momenti brutti sono sempre riuscito a risalire bene e per questo mi devo dire bravo”. Intanto, il futuro più immediato è rappresentato da Ben Shelton nella giornata di venerdì: in palio un posto negli ottavi, presumibilmente contro Carlos Alcaraz.

Leggi anche: