Archiviato l’ultimo turno di qualificazioni che ha determinato il quadro completo delle otto squadre qualificate alle Final Eight di Bologna dal 18 al 23 novembre 2025, il nuovo format della Coppa Davis (in vigore dal 2019) continua a far discutere molti appassionati e addetti ai lavori. È il caso dell’ex numero 1 del mondo Andy Roddick, mostratosi molto severo nei riguardi della competizione a squadre nel corso del podcast Served.
LE DICHIARAZIONI DI RODDICK
“La Coppa Davis al giorno d’oggi sembra essere diventata un marchio, è come se il torneo non abbia importanza. Odio questo format, quando andavamo a giocare contro la Spagna sui campi in terra battuta era un grosso problema per noi ma a vederci c’erano almeno ventinovemila persone, sembrava uno stadio di calcio e c’era un’atmosfera incredibile. A vedere Stati Uniti-Repubblica Ceca invece c’erano solamente tremila persone, com’è possibile riuscire a promuovere un evento del genere?”. “Adesso la fase finale si giocherà in Italia a Bologna – prosegue il 43enne statunitense – fino al 2027 a meno che non cambi qualcosa. L’Italia si è guadagnata il diritto di ospitare questa competizione anche grazie alle ottime infrastrutture ma per me è un torneo molto difficile da seguire, è come se mi prosciugasse le energie, non mi diverto”.