Per il secondo anno consecutivo, Jannik Sinner vince le ATP Finals guadagnandosi nuovamente l’appellativo di ‘Maestro’. Nella sfida tra i due dominatori assoluti del tennis mondiale (sesta finale tra loro nel 2025), a spuntarla è l’altoatesino in due set con il punteggio di 7-6(4) 7-5 maturato in due ore e cinque minuti di gioco. Grazie a questo risultato inoltre, il numero due del mondo porta a trentuno il numero di vittorie consecutive su cemento indoor.
Una finale che nel primo set è vissuta sul massimo equilibrio. Prima Sinner annulla la prima e unica palla break del set (che è anche un set point) e poi si aggiudica il parziale al tie-break con un minibreak di vantaggio. Nel secondo set è Alcaraz a portarsi avanti di un break ma il murciano subisce il ritorno dell’altoatesino che prima pareggia i conti e poi ottiene il break che gli consegna il trofeo alla vigilia di un possibile secondo tie-break.
UN ANNO STRAORDINARIO
Con il trionfo alle ATP Finals, Sinner chiude l’anno a quota 11.500 punti, 550 in meno del numero 1 Alcaraz. Dodici tornei giocati, dieci finali, sei titoli conquistati: Australian Open (Slam), Wimbledon (Slam), Pechino (500), Vienna (500), Parigi (1000) e ATP Finals. La sconfitta a Torino, costringe invece il numero 1 del mondo a “restare fermo” a quota otto trofei sollevati al cielo in quest’annata: Rotterdam (500), Monte-Carlo (1000), Roma (1000), Roland Garros (Slam), Queen’s (500), Cincinnati (1000), US Open (Slam) e Tokyo (500).
SINNER RAGGIUNGE BORG, HEWITT E ZVEREV
Nell’albo d’oro della competizione, il tennista italiano raggiunge a quota due titoli: Bjorn Borg (1979, 1980), Lleyton Hewitt (2001, 2002) e Alexander Zverev (2018, 2021). Più distanti sul podio troviamo i sette successi di Novak Djokovic (2008, 2012, 2013, 2014, 2015, 2022, 2023), i sei di Roger Federer (2003, 2004, 2006, 2007, 2010, 2011) e, infine, i cinque di Pete Sampras (1991, 1994, 1996, 1997, 1999) e Ivan Lendl (1981, 1982, 1985, 1986, 1987).
LA PARTITA
A inizio primo set, sia Sinner che Alcaraz tengono agevolmente i rispettivi turni al servizio: a 15 lo spagnolo, a 0 l’italiano. Sul punteggio di 40-40, nel corso del quarto game il gioco viene interrotto per dodici minuti a causa di un malore di uno spettatore presente tra le tribune dell’Inalpi Arena. Al termine del nono game, il murciano chiede un MTO per problemi alla coscia destra. Al rientro in campo l’equilibrio prosegue e il parziale si allunga: 5-5. La prima palla break coincide con un set point a disposizione di Alcaraz, ma Sinner la annulla con una seconda vincente. Si va al tie-break. Tie-break di altissimo livello da ambo le parti, a far la differenza è una combinazione lob/smash che rende all’altoatesino il secondo e decisivo minibreak. Il primo set si chiude 7-6 in favore di Jannik Sinner.
All’alba del secondo set, pronta reazione dello spagnolo che conquista il break in apertura. È il primo turno di servizio perso in tutto il torneo dal numero due del mondo, complici due doppi falli consecutivi. Nel sesto gioco l’italiano ottiene il controbreak e riporta il parziale in parità: 3-3. Il numero uno del mondo ha l’occasione di riprendersi il break di vantaggio ma l’altoatesino recupera, chiama a raccolta il pubblico, e torna avanti nel parziale: 4-3. Con modalità nettamente differenti ma anche questo parziale si allunga senza ulteriori scossoni: 5-5. Il break che decide definitivamente la partita arriva alle soglia del tie-break e porta la firma del nazionale italiano. Jannik Sinner vince il torneo dei maestri 7-6(4) 7-5.