Chiedimi se sono Felix (parte 2)

L’etichetta di perdente non gli si addice. Già dai primi giorni dell’anno nuovo in terra oceanica, Felix Auger-Aliassime ha reagito d’impulso dando una vigorosa sterzata al trend negativo che l’ha caratterizzato in questi primi anni nel circuito maggiore. Perdere tutte le finali giocate in carriera (8/8) senza neanche racimolare neanche un solo set è tuttora una macchia troppo grossa per un predestinato. La vittoria di pregio in ATP Cup con il Canada nell’inedito ruolo di capitano-giocatore e il rientro in top 10 rappresentano tuttavia un bel segnale e forse anche il prodromo di una stagione dai contorni meno spigolosi.

Le prestazioni con la propria Nazionale sono state una significativa risposta (sul campo) ai tanti commenti negativi che gli sono piombati addosso in questi anni. Felix, per fortuna, non si è mai curato degli esperti “divanisti”. Numero 9 al mondo, classe 2000, con quasi 200 presenze nel circuito maggiore alle spalle. Onestamente, chi non vorrebbe contare nel proprio roster su un giocatore dalle sue potenzialità? Felix pensa solo a se stesso e a come migliorarsi. In questa ottica, il canadese ha arricchito il proprio team con l’inserimento di Toni Nadal lo scorso aprile per poter contare su un valore aggiunto e su una guida esperta capace di poterlo accompagnare, con l’ausilio di Fontang, verso i piani alti dell’Olimpo del tennis. “La mia prossima sfida è tornare in top 10 ed essere in grado di rimanerci il più a lungo possibile. Mi piacerebbe inoltre poter vincere il mio primo titolo dopo tante finali perse. Mi sono sacrificato tanto per arrivare fino a qui e penso di aver imparato da ogni vittoria e da ogni sconfitta” aveva detto il tennista di origini togolesi in off season.

Purtroppo per Auger, il successo in ATP Cup cambia poco all’atto pratico: nei dati ufficiali ATP, infatti, risulta ancora fermo a quota zero titoli perché le competizioni a squadre, come risaputo, non valgono ai fini di queste statistiche. Eppure, un trionfo di questo genere, al di là dei freddi numeri e di cosa sia scritto sul sito ATP alla voce ‘Felix Auger-Aliassime’, potrebbe averlo sbloccato mentalmente e avergli dato quell’iniezione di sicurezza che è venuta meno nei momenti clou. Che sia giunto finalmente il momento di mettere le ali ai piedi? La stessa domanda ce la siamo posta più o meno di questi tempi anche un anno fa. L’avvio di questo 2022 è senza dubbio incoraggiante, ora sta ad Auger dimostrare a se stesso quanto vale. Per essere Felix per davvero.

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