Cronache da Parigi (4)

di Alessandro Nizegorodcew (inviato a Parigi)

Arrivo al Roland Garros intorno alle ore 10.55 ed è un orario ottimo perché alle 10.59 è previsto il passaggio delle “Frecce Tricolori Francesi” (France Premier’s Flight) che non voglio assolutamente perdermi. E allora partiamo subito facendovi vedere il video:

[youtube _LpfiOZEZ5g]

Entro al circolo dopo aver cercato (e trovato) il modo di saltare la folla diretta al “Rolando”. Poggio la borsa in sala stampa, quindi incontro Roberta Vinci, Francesco Cinà e Quirino Cipolla. Saluto tutti e mi dirigo sul campo numero 1 per seguire Fabio Fognini contro Adrian Mannarino, in un match che, mi dico, non dovrebbe avere molta storia. Il problema però è che non trovo l’ingresso per la tribuna stampa e nessuna so dove sia. Giro tutto lo stadio e chiedo a tutti… Ovviamente è l’ultimo ingresso in cui capito. Entro e il campo numer 1 è… semplicemente fantastico! La tribuna stampa tra l’altra è in primissima fila e mi siedo praticamente in braccio a Fognini. Poco da dire sul match, oltre al fatto che Fabio nel secondo ha un po’ allentato la tensione ed è finito sotto di un break (forse rallentando troppo il gioco… la tattica era palesemente quella di non esagerare con le accelerazioni poco opportune. Primo e terzo set compito svolto alla lettere. Nel secondo svolta troppo alla lettera, tanto è vero che Mannarino ha servito per il parziale), salvo recuperare immediatamente chiudendo 6-0 7-5 6-1.

Non vedo il terzo set di Fabio e, sapendo che la Oudin sta per chiudere sulla Larsson al campo 7, mi muovo per prendere posto per la sfida del giorno, il match dei match, la terza guerra (sportiva) mondiale: Flavio Cipolla vs Stanislas Wawrinka. Senza scendere troppo nel dettaglio, vi racconto che lo svizzero ha vinto meritatamente il primo set (anche se Flavio non ha chiuso uno smash che grida vendetta nel game che ha portato al break Wawrinka). Vi racconto che il secondo set è stato giocato malissimo da entrambi. Flavio ha recuperato un break di svantaggio e poi, sul 3-3 40-15, non è riuscito a vincere il game, finendo per perdere anche questo parziale. Nel terzo grande partenza di Flavio che va subito sopra di due break grazie ad alcuni numeri spettacolari (anche se il diritto non funziona) e poi chiude solo 6-4. Il quarto è il capolavoro di Cipolla: diritti vincenti, smorzate, attacchi in controtempo, risposte al fulmicotone.

Sul campo 7 (nella foto) ad inizio quinto set l’inerzia è tutta per il romano ma… ma… ma Wawrinka si ricorda di essere stato un top ten e decide di alzare il livello. Purtroppo sale subito 4-0 con due break di svantaggio. Come sono arrivati però questi break? Perché Cipolla non ha giocato male il quinto, anzi, lo ha giocato paradossalmente molto meglio del secondo e del terzo… Nel primo turno di servizio, sul 15-15, un back di rovescio bellissimo è finito fuori di due dita ed è quindi arrivato un doppio fallo (Flavio ne commetterà alla fine 13, ma spiegherà che dal terzo set in poi ha rischiato sempre con la seconda battuta poiché Wawrinka stava rispondendo benissimo). Nel secondo break, sul 30-15, un attacco tatticamente sbagliato e un altro errore sono costati il gioco. Wawrinka, salvo uno 0-30 ben recuperato col servizio, non ha sbagliato più nulla e non ha rischiato, meritando il quinto set. Rimane grande rammarico per un incontro che, se giocato al massimo (soprattutto col diritto, che ha iniziato a funzionare solo dal quarto set) avrebbe consentito l’ennesima impresa Slam a Flavio Cipolla. Peccato, peccato davvero..

E’ il momento delle conferenze stampa, le cui parti salienti potete leggere nel mio articolo per Tennis Italiano cliccando QUI.

Dopo l’intervento in diretta radio con Manà Sport 24, insieme a Cristian Sonzogni (con cui ho seguito tutto il match di Flavio sotto il sole cocente, con Cristian che ogni set faceva rifornimento di acqua per non morire disidratati) vado sul campo centrale per vedere il primo set di Tsonga-Kuznetsov e soprattutto per “testare” il centrale dalla nostra postazione in tribuna stampa. Vi lascio immaginare… Anzi, no vi lascio guardare:

Intanto devo ancora pranzare e sono le 18.10… Fame impressionante! Faccio un salto al ristorante della stampa senza però molte speranze (scopro che chiude alle 16). Per un attimo penso di andare sul campo 17 per vedere Heidi El Tabakh che sfida la connazionale Wozniak (giocatrice dal tennis alquanto fastidioso per non dire dannatamente noioso.. l’ho detto? Si, l’ho detto!). Heidi è sopra 5-3 e poi 5-4 e 40-15. Torno sul centrale però, perché ho troppa fame e noto un baretto vicino alla tribuna stampa: panino col salmone e Pepsi. Entro sul centrale intanto perché vedo Cristian e mi siedo accanto a lui. Tsonga sta per chiudere, ma perde un game giusto per farmi finire il panino. Grazie Jo-Wilfred, so che lo hai fatto solo per me…

E adesso siam qui, che con immensa tristezza vediamo Heidi perdere nettamente 75 62 dalla Wozniak e Muller sconfiggere 8.6 al quinto Sijsling. Siam qui che analizziamo l’ordine di gioco di domani. Siam qui che pensiamo a quanti giochi faranno Starace e Brianti contro Djokovic e Azarenka e siam qui, soprattutto, esultando in sala stampa (quasi tutti) per la vittoria di Gianluigi Quinzi al Bonfiglio!

Signore e signori Au revoir! Da Parigi per il momento è tutto. Passo e chiudo.

Leggi anche:

    None Found