Rotta su Vina del Mar

di Sergio Pastena

Avanti così

Le maggiori speranze per l’Italia nella settimana post-Davis? Ovviamente arrivano dal Cile, dove a Vina del Mar si gioca la prima tappa della Gira sudamericana. In una nazione che di Davis non vuole certo sentir parlare in questo momento, visto che la squadra cilena è riuscita a perdere con le Barbados, il pubblico di casa non ha molte speranze mentre ne abbiamo di certo noi con Fabio Fognini nel ruolo di prima testa di serie. Filippo Volandri testerà ancora il giovane Carreno Busta mentre Paolo Lorenzi ha un impegno duro contro Alejandro Gonzalez. Il principale antagonista di Fognini, manco a dirlo, sarà Tommy Robredo contro il quale il ligure ha sempre avuto difficoltà.

Da tenere d’occhio anche Almagro, Granollers, Dolgopolov e, tra i non teste di serie, le mine vaganti Ramos e Cuevas. Qualificazioni amare per Giannessi e Starace: Potito vince il derby italiano al primo turno ma poi si ferma contro Facundo Arguello.

Allez la France

Montpellier di marca francese? Molto, ma molto probabile. Osservando il tabellone del torneo transalpino, uno dei tre di questa settimana, non si può fare a meno di notare una preponderanza di “galletti” nel tabellone: addirittura nella prima slot ben sei su sette battono bandiera di casa, con il solo Davydenko a fare da straniero. Francesi sono anche cinque delle otto teste di serie e, ovviamente, le wild card. Eppure…

Eppure dietro Gasquet e Simon si piazza un Janowicz in cerca della miglior forma e tra le teste di serie troviamo Tursunov e Nieminen, che in questo tipo di tornei sono sempre ossi duri. Italiani assenti, per quanto ce ne fossero nelle qualificazioni: il solo Lorenzo Giustino è arrivato al turno decisivo ma è stato superato in tre set dal redivivo Albano Olivetti, che di italiano ha solo il nome.

Imperi a confronto

L’imperatore e lo zar. Tommy Haas e Misha Youzhny, rispettivamente miglior giocatore di Germania e Francia allo stato attuale, si contendono la terra di Croazia nel tradizionale torneo di Zagabria. Un torneo che, a dire la verità, più che per il seeding è interessante per gli interrogativi da sciogliere su alcuni dei partecipanti. In prima fila, ovviamente, gli atleti di casa Cilic e Karlovic, che assieme a Dodig vanno a comporre di vittoria del pubblico di casa.

Curiosità anche per il talento emergente Borna Coric, mentre il ruolo delle mine vaganti in tabellone è riservato a Stakhovsky, Golubev e Dudi Sela. Anche in questo caso poca fortuna per il tricolore: il bravissimo Gianluigi Quinzi si è fermato al secondo turno delle qualificazioni, mentre al terzo è arrivato Cecchinato che però ha rimediato appena quattro game contro Michael Berrer.

 

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