Schoorel ad un passo dai Top-100


di Guido Pietrosanti
Ben cinque i tornei challenger disputati nella settimana appena conclusa, ma con pochissimi azzurri ai nastri di partenza. In Italia si è giocato il challenger di Roma-Rai dove ha vinto l’olandese Thomas Schoorel (126 atp) battendo in finale lo slovacco Martin Klizan (153 atp) per 75 16 63. Schoorel e Klizan, entrambi classe 89, rappresentano quello che i nostri migliori 89, Fabbiano e Trevisan avrebbero potuto essere. Infatti entrambi i finalisti del challenger di Roma erano sui livelli dei nostri giocatori fino ad un paio di stagioni fa, anzi l’olandese era anche più indietro dei nostri. Oggi, mentre i due stranieri disputano la finale in un torneo challenger, gli azzurri si ritrovano bel oltre la 300esima posizione del ranking.
Sulla terra battuta si è giocato anche a Blumenau in Brasile, dove è tornato alla vittoria l’esperto argentino Josè Acasuso, ex numero 20 del mondo, che ha sconfitto in finale la wild card brasiliana Marcelo Demoliner (354 atp, anche lui classe 89) per 62 62. Buon risultato anche per lo sloveno Bedene (251 atp) altro ragazzo dell’89 e già vincitore del challenger di Barletta 2 settimane fa, che partito dalle qualificazioni si è arreso solo in semifinale a Demoliner. Per i color azzurri era presente in Brasile Riccardo Ghedin che si è arreso all’emergente argentino Bagnis al secondo turno.
Sul duro si è giocato a Tallahassee negli Stati Uniti dove è tornato alla vittoria l’ex grande speranza americana Donald Young, sconfiggendo in finale per 64 36 63 il “discusso” Waine Odesnik, al rientro quest’anno dopo una squalifica per doping. Young, classe 89, torna con questa vittoria nei top 100 e precisamente al numero 98, dopo essere entrato per la prima volta nei top 100 già nel 2007. Che sia arrivato anche per lui l’anno del definitivo salto di qualità? Il talento non manca al mancino americano, anche se forse manca un po’ di potenza e di solidità per poter raggiungere quelle posizioni che molti si aspettavano da lui fino a qualche stagione fa. Per Odesnik, partito dalle qualificazioni e risalito al numero 383 in pochi mesi, si tratta del primo risultato importante nel circuito future dal rientro per squalifica, dopo le 2 vittorie future ottenute a gennaio e a marzo.
Anche in Grecia, ad Atene si è giocato un torneo challenger sul veloce. Il vincitore è stato il tedesco Matthias Bachinger (99 atp) che ha vinto per abbandono la finale contro il russo Dmitry Tursunov (75 atp). È interessante notare come Bachinger, autore di una buona stagione nei tornei challenger da inizio anno (oltre alla vittoria di Atene ha raggiunto anche una finale e due semifinali) è solamente il nono giocatore tedesco nel ranking atp dove occupa la 99esima posizione. I tedeschi non avranno più campioni del calibro di Becker e Stich, ma dimostrano di saper comunque produrre tanti giocatori in grado di raggiungere i top 100, a conferma di un’organizzazione che funziona pur senza riuscire a produrre il fuoriclasse. Anche il finalista Tursunov conferma la buona vena di inizio stagione, soprattutto nel circuito challenger dove ha già vinto 2 tornei.
Infine a Johannesburg in Sud Africa, vittoria del giocatore di casa Izak Van Der Merwe (134 atp) vincitore del derby in finale sul connazionale Rik De Voest (158 atp) per 67 75 63. Van Der Merwe, autore di risultati modesti ad eccezione del torneo disputato sempre a Johannesburg a gennaio dove raggiunse le semifinali, migliora a 27 anni il suo best ranking e insieme ad Anderson, numero 35 del mondo, costituisce una buona squadra di coppa Davis, che sarebbe auspicabile non incontrare soprattutto a Johannesburg.
Pochi gli azzurri presenti anche nel circuito future dove ancora una volta il miglior risultato viene colto dal veterano Stefano Galvani che vince il torneo Italy F5. Buon piazzamento anche per Brizzi, sconfitto in semifinale.

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