Coppa Davis, Svezia bentornata fra le grandi!

Redazione
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Mikael Ymer, attuale numero 67 del mondo

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Non importa se il format dallo scorso anno è cambiato, in quanto  la Coppa Davis riesce ugalmente a regalare storie molto belle da raccontare. E’ il caso della Svezia del neo capitano Robin Soderling, che, quasi ad otto anni di distanza dal terribile spareggio perso 5-0 col Belgio al Real Primerose Tennis Club di Bruxelles, torna in World Group e andrĂ  a disputare la fase finale a Madrid, grazie alla vittoria per 3-1 sul Cile (privo di Cristian Garin) maturata in quel di Stoccolma.

FATTORE MIKAEL YMER – L’approdo alla fase finale della neo Coppa Davis da parte della compagine svedese è stata possibile grazie ad un ottimo Mikael Ymer, numero 67 del mondo, che ha ottenuto due dei tre punti totali, ossia l’agevole vittoria (6-2 6-3) nella prima giornata con Marcelo Tomas Barrios Vera, numero 282 del ranking ATP e, soprattutto, il punto decisivo contro un ottimo Alejandro Tabilo. Con quest’ultimo, il piĂ¹ piccolo dei due fratelli Ymer, ha dovuto recuperare un set di svantaggio (3-6) ed è stato costretto a tirar fuori il meglio del proprio tennis per battere col punteggio finale di 3-6 7-5 6-3 il ventiduenne nato a Toronto ma con passaporto cileno.                                      Se Mikael è stato pressocchĂ© perfetto non si puĂ² dire certamente lo stesso del fratello maggiore Elias, che nella prima giornata è stato sconfitto nettamente (6-4 6-3) proprio da quel Tabilo giĂ  citato poco fa. L’altro punto, che ha premesso alla Svezia di concludere la sfida con il punteggio di 3-1, è stato difatti conquistato in doppio da Markus Eriksson e lo specialista Robert Lindstedt, che hanno sconfitto con un doppio 6-4 Tabilo e Barrios Vera ed hanno così ottenuto la terza vittoria su quattro match di Davis disputati (unica sconfitta patita lo scorso anno dai colombiani Cabal/Farah).

L’IMPORTANZA DI SODERLING – Il grande protagonista “sul campo”, come detto in precedenza, è stato certamente Mikael Ymer ma questo ritorno alle fase decisiva per la compagine svedese è stata possibile anche grazie al neo capitano Robin Soderling. Il finalista del Roland Garros 2009 e 2010, nonchĂ© ex top 5, sembra, dopo esser stato per un breve periodo coach di Elias Ymer, essersi immerso alla perfezione in questo progetto di Capitano della sua nazione e i risultati si son subito visti. Questa voglia di intraprendere questo nuovo percorso, d’altronde, era stata giĂ  espressa dall’ex campione svedese nei giorni appena successivi alla nomina. Egli, infatti, aveva detto: “Per me guidare i migliori del Paese sarĂ  un onore, appena mi è arrivata l’offerta non ho esitato un attimo ed ho accettato, anche perchè dopo aver fatto il coach di Elias per un breve periodo mi sento piĂ¹ sicuro.” Se a ciĂ² ci aggiungiamo la mentalitĂ  vincente che da sempre contraddistingue il buon Robin, ecco che la ricetta perfetta è servita.

Difficile pronosticare come potrebbe essere questo ritorno tra i grandi da parte della Svezia, in quanto alle fasi finali ci saranno squadre decisamente piĂ¹ attrezzate ma certamente sia a livello statistico e, soprattutto, per ciĂ² che concerne la storia tennistica di questa nazione è un bene che sia presente tra le migliori 18 al mondo.

 

 

 

 

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