Da una grande vittoria (Amburgo) a un grande torneo (Roland Garros), non era semplice trovare la giusta concentrazione e il miglior tennis. Flavio Cobolli lo ha fatto, come (forse) mai prima d’ora. La vittoria all’esordio su Marin Cilic, certamente arrugginito rispetto ai fasti del passato, è giunta con il punteggio di 6-2 6-1 6-3. “Sono sorpreso anche io di aver mantenuto alta la concentrazione per tutto il match – ha raccontato – ed ero pronto a mantenerla anche più a lungo, forse grazie alla fiducia che ho acquisito. Affrontare Cilic è sempre complicato, sia per la sua storia che per il giocatore che è ora. Non era un match scontato, anche perché venivo da una settimana molto faticosa. Ho lavorato bene in questi giorni, tra Amburgo e il Roland Garros, per farmi trovare pronto dal punto di vista atletico. Ho dovuto calibrare il mio tennis nei primi game, ma sono molto contento di come ho gestito questo incontro”
Un nuovo membro della squadra è apparso a Parigi, anche se da qualche settimana è già a supporto di Flavio. “Si, Gerardo Brescia è un nuovo componente del team. Ringrazio la FITP che rende questa collaborazione possibile; ci alleniamo insieme da un mese e mi seguirà in alcune settimane”.
Oggi numero 26 ATP, Flavio ha parlato anche dei pensieri sul ranking. “Chi dice che non guarda la classifica… Mente. Va detto che non è la prima cosa che faccio quando esco dal campo, ma sicuramente la guardo, anche come stimolo e divertimento. Da questo torneo mi aspetto di continuare su questa strada, mantenendo questo atteggiamento. Anche perché prima di Amburgo arrivavo da un periodo brutto. Mi piace trovare l’escamotage per uscire da momenti bui, che si tratti del campo o della vita. E sono bravo a tirarmi fuori dalle difficoltà da solo, anche grazie a un team che mi permette di rendere al massimo”.
Chiosa sui nuovi hobbies tra circolo e circuito. “Gioco a biliardo con i cosi del Parioli e a Lupus in Tabula qui nel circuito”.