Roland Garros 2025, Stefano Cobolli: “Gran dimostrazione di forza da parte di Flavio”

Anche al Roland Garros prosegue spedita la marcia di Flavio Cobolli, che nel derby contro Matteo Arnaldi ottiene il setttimo successo consecutivo e accede per la prima volta al terzo turno dello Slam parigino. Un traguardo che lo scorso anno il tennista romano era riuscito a raggiungere sia a Melbourne che a New York, ma che probabilmente in questo momento ha un sapore diverso. Sicuramente diversa è la consapevolezza, quella di un giocatore reduce da due trionfi a livello ATP nell’ultimo mese e mezzo e ormai prossimo a entrare tra i primi 25 del ranking.

“Non essere appagato e fare e una prestazione così in un derby, contro un giocatore forte come Arnaldi, 3 su 5 sulla terra battuta, è dimostrazione di forza – spiega ai microfoni di Spazio Tennis papà e coach Stefano Cobolli -. Non dico che non me l’aspettavo, ma è in questi termini è sorprendente. È stato bravissimo, quando non giochi la settimana prima è un po’ più facile trovare motivazioni ed energie per fare una partita così. Lui invece arrivava da sei vittorie consecutive”.

Un match che sembrava in controllo, con il vincitore del torneo di Amburgo avanti di due set e anche nel terzo, prima di subire la reazione del mai domo connazionale: “Nel terzo è stato due volte avanti di un break, ha servito per il match, ha anche avuto match point nel tie break – spiega ancora Cobolli Sr. -. Ritrovarsi poi a giocare un quarto set contro un lottatore come Arnaldi è complicato, ha un atteggiamento invidiabile. Anche sotto 1-5 ci credeva realmente, è una qualità incredibile che gli farà vincere un sacco di partite. Ma oggi Flavio è stato invece bravo a resettare, giocando dal 2-1 un quarto set clamoroso per qualità e concentrazione”.

Un derby in cui per larghi tratti il tennista ligure non è riuscito a trovare la chiave per creare problemi a un Cobolli ai limiti della perfezione in ogni aspetto del gioco. Con le dovute proporzioni, un po’ come accadeva a chi affrontava il Fognini dei bei tempi: “Nella qualità atletica, nel modo in cui esce la pallina dalle corde un po’ si assomigliano. Non a caso era la sua fonte d’ispirazione tennistica insieme a Djokovic sin da piccolo. Quindi qualcosa probabilmente ha copiato”, chiosa sorridendo Stefano Cobolli. Ora, dopo il meritato riposo, c’è da preparare un terzo turno tutto da giocare contro Alexander Zverev.

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