ATP: Analisi Anagrafica


(Grigor Dimitrov)
di Alessandro Nizegorodcew
“Forte questo, di che anno è?” oppure “Gioca bene ma ormai ha perso il treno giusto”.. Quante volte avete sentito frasi come queste, girando per tornei di tennis, più o meno importanti? L’età è una sorta di ossessione per gli appassionati e, purtroppo, anche per alcuni addetti ai lavori.
Detto questo, mi sono messo a dare un’occhiata ai primi 100 giocatori del mondo, quelli cioè considerati all’interno del gotha del tennis, potendo disputare tutti i tornei dello Slam. L’analisi, va specificato, si riferisce alla classifica precedente agli Australian Open (senza, quindi, Dimitrov e Raonic nei top-100).
Qual è, dunque, oggi, l’età media dei primi 100 giocatori del mondo? Il risultato è 26 anni. Non bassa ma nemmeno alta, anche se bisogna considerare che gli Over 30 sono solamente 15, mentre fino a qualche anno fa erano anche di più (con i vari Sanguinetti, Santoro, ecc, ad alzare la media). Gli under 23 (consideriamo dai nati 1987 in giù) sono invece 22, con Fabio Fognini numero 10 in questa speciale classifica. Il dettaglio statistico più rilevante si evince da una divisione dei primi 100. Si è detto spesso che è sempre più difficile, per i giovanissimi, riuscire ad issarsi sino al tennis che conta; una teoria che viene sostenuta anche dai numeri.
Partiamo però dall’analisi dei giocatori top-10, che hanno un’età media in linea con i primi 100, ovvero 26 anni (addirittura di 25 se prendiamo in considerazione solamente i primi 5). Ed eccoci al dettaglio statistico più rilevante: l’età media dei giocatori che vanno dal numero 11 al numero 50 è di 28 anni e mezzo! Come spiegarlo? L’idea che mi sono fatto, in anni e anni di circuito, è che i giocatori tra il numero 11 e il numero 50 siano quelli che riescono ad avere una maggiore continuità all’interno dell’anno solare. Riescono, grazie ad un’adeguata esperienza, preparazione atletica e resistenza mentale allo stress, a portare a casa ottimi e soprattutto tanti risultati. I giovani hanno invece il problema della continuità, sia mentale che fisica, e fanno fatica ad entrare nei primi 50 e anche nei primi 100. La nouvelle vague dei futuri campioni si sta affacciando solo ora tra i primi 100, come detto con i vari Dimitrov, Berankis, Raonic, Tomic, ma l’impressione è che solo fenomeni come questi (peraltro alcuni stanno per compiere 21 anni, quindi non proprio dei pargoli!) possano irrompere nei top-100 in tenera età.

(Tobias Kamke)
Per i giocatori “normali”, capaci tranquillamente di una carriera di 6-7 anni nei top-100 (con picchi nei primi 20), non deve assolutamente esserci fretta, poiché l’età media di ingresso nel gotha si sta alzando anno dopo anno. Facciamo qualche nome: Golubev, Stakhovsky, Istomin, Kamke, De Bakker, Giraldo, Kukushkin, Mannarino, Riba, Marchenko, Kavcic. Tutti giocatori entrati, chi da pochissimo chi da qualche mese in più, a far parte con continuità del tennis di vertice; tutti giocatori tra i 22 e i 24 anni. Questa può probabilmente considerarsi la media attuale per l’ingresso nel gotha.
So già cosa state pensando… La mia non vuole in alcun modo essere una giustificazione per le esplosioni a scoppio ritardato dei nostri rappresentanti (sia uomini che donne), ma uno studio su un dato di fatto. Solo i fenomeni veri, e comunque con grandi difficoltà e una lunga esperienza nei challenger, riescono a fare il salto in relativo breve tempo. Gli ottimi giocatori hanno bisogno di qualche anno in più.

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