La Racchetta della Settimana, II Puntata

Ciao Fede..

di Calogero Campione

Sabato 25 ottobre stava andando via come tutti gli altri, una giornata dove la routine era identica a quella delle altre, un classico “ordinary day”, niente di più.

Accendo la tv poco dopo le 16 e vedo l’ultim’ora. Impietrito. Sgomento. Allibito. Rileggevo e rileggevo l’ultim’ora, non ne comprendevo il senso. Poco dopo interviene Paolo Bertolucci in collegamento telefonico: inizio a realizzare i contenuti di una tragedia agghiacciante.

Come molti, non ero venuto a conoscenza della settimana terribile di Federico per cui trattasi per me di un fulmine a ciel sereno. Una batosta.

Federico Luzzi era nato 28 anni fa ad Arezzo. Sin da piccolo dimostra di essere una grande promessa del tennis nostrano aggiudicandosi i titoli di campione europeo under 14 e campione mondiale under 16.

Inizia ad affacciarsi al mondo professionistico nel 2000, a Kitzhbuel, dove si spinge sino agli ottavi dopo esser partito dalle qualificazioni.

Il 2001 è l’anno della svolta. Esordisce in Coppa Davis ad Helsinki e disputa la partita più lunga di un italiano in Davis (4 ore e 29 minuti), vincendola 14-12 al quinto set contro Liukko. Raggiunge i quarti nel prestigioso torneo di Barcellona ed esplode definitivamente a Roma dove arriva agli ottavi di finale dopo aver eliminato Clement(n.7) e Arazi(n.19). In seguito si qualifica al Roland Garros dove cede a Kafelnikov e rigioca in Davis a settembre nello spareggio contro la Croazia. Chiude l’anno al numero 96 del mondo.

Nel febbraio del 2002 un grave infortunio alla spalla ferma la sua scalata. E da lì una serie di infortuni dopo l’altro spingono Federico a pensare addirittura al ritiro. Dopo un lungo calvario, l’aretino riparte dai futures e dai challenger. Inanella diversi buoni risultati a fine 2006 e, a inizio 2007, risale alla posizione numero 104 del ranking. Inoltre, dopo sei anni, viene richiamato in Davis e vince un altro singolare. Ma ecco arrivare un’altra batosta: Luzzi viene coinvolto nel giro scommesse che solo vittime italiane ha mietuto ed è condannato a 200 giorni di squalifica oltre ad una multa salata. Precipita così in classifica da n.143 del gennaio 2008 al n.469 di lunedì scorso.

Ha giocato l’ultimo 15 domenica scorsa, in serie A, contro Tomas Tenconi. Ciao Fede.

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