La Racchetta della Settimana, XIX Puntata

Roger Federer
(Roger Federer – Foto Reuters)

Il Sogno è Realtà: Federer vince il Roland Garros ed è leggenda

di Calogero Campione

Roger Federer ce l’ha fatta. Proprio nell’anno in cui i più accaniti detrattori dello svizzero lo avevano dato per finito, il Re ha rialzato la cresta ed è entrato nella leggenda del tennis.
Federer ha finalmente vinto il Roland Garros, l’unico Slam mancante ad una già straordinaria bacheca di trofei, che però presentava quel vuoto che per anni è rimasto tale fino a ritenere che fosse ormai diventato incolmabile per il Roger degli ultimi tempi.
E invece, proprio nell’edizione parigina più anomala degli ultimi anni, che ha visto l’uscita prematura dello strafavorito Nadal, il fuoriclasse di Basilea ha gestito bene i favori di un pronostico diventato improvvisamente a lui favorevole.
Il pubblico dalla sua parte, gli avversari sconfitti anche, la pressione che sale incessantemente.
Ci si chiedeva come Roger avesse potuto reagire ad una situazione così favorevole, forse sin troppo.
E Federer si è comportato da campionissimo qual è, giocando un torneo irto di difficoltà, lasciando un set per strada ad Acasuso e Mathieu e rimontando due volte Haas (da 0-2) e Del Potro (1-2).
Mai, negli anni scorsi, aveva faticato così tanto per raggiungere la finale.
Con le unghie e con i denti, si è aggrappato al sogno con determinazione e si è presentato all’atto conclusivo di fronte al gigante di Svezia, Robin Soderling, il giustiziere di “Rafa”, oltre che di Ferrer, Davydenko e Gonzalez: un biglietto da visita da far paura.
Roger, però, è partito a razzo, non mostrando alcun tipo di pressione psicologica: 6-1 in un baleno (23 minuti). Nel secondo set Soderling rientra nel match e costringe Federer al tie-break dove, però, il Re gli impartisce una lezione magistrale: 7-1! Il break all’inizio del terzo set spiana la strada allo svizzero che chiude 6-1 7-6 (1) 6-4 in un’ora e cinquantacinque minuti di gioco.
E’ l’apoteosi: Roger, in lacrime e braccia al cielo, è nella storia.
E’ il sesto tennista nella storia ad aver vinto tutti i tornei dello Slam, dieci anni dopo Agassi.
Inoltre, eguaglia il record di Sampras nel numero di titoli dello Slam: 14.
Il mondo applaude una leggenda vivente, a cui bisogna solo inchinarsi per tutto ciò che il suo tennis è stato ed è ancora in grado di offrire.
E’ un’epoca d’oro, questa, poiché abbiamo la fortuna di ammirare colui che è probabilmente il più forte tennista di tutti i tempi. E Roger non è ancora finito, ma è tornato, giusto in tempo per entrare nella storia e per deliziarci ancora, ancora e ancora, fino allo sfinimento, perché di uno così non ci stancheremo mai, anzi…avercene!
Perché di uno così, probabile, non ce ne capiteranno più. Viva Roger, viva il tennis.

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