Il Personaggio: Alexei Popyrin


(Alexei Popyrin – Foto Nizegorodcew)
di Alessio Pinto (Ufficio Stampa Internazionali d’Italia Under 12)
Tecnica australiana, e follia russa. Si presenta così Alexei Popyrin, 12 anni ad agosto, australiano di nascita da genitori russi, gioco incantevole e talento infinito sottratto al calcio, quanto basta per scomodare illustri paragoni (Nadal). Un prospetto di campione messosi in mostra per la prima volta in Italia negli Internazionali BNL D’Italia under 12 in svolgimento al Circolo Canottieri Roma dove Popyrin, partito dalle qualificazioni a causa di una tardiva iscrizione, è al momento in semifinale dopo aver annullato 6 match point a Liucci negli ottavi e aver sconfitto il numero 1 italiano Ramazzotti ai quarti, sempre in rimonta. Sembra proprio questa la maggior dote del numero 1 australiano under 12, la sua tenacia, quella voglia di lottare che a volte gli si ritorce contro in forma di rilassamento, nei momenti in cui si trova in vantaggio nel punteggio. Anche se è da certe piccole cose che si nota la differenza tra un giocatore molto forte, e un probabile campione. Quando è in difficoltà, Popyrin gioca il suo tennis migliore, tira ancora più forte. Si esalta nella competizione e nella lotta, pur molto gentile e sportivo. I suoi fondamentali, poi, sono unici a questi livelli, a partire da entrambe le palle di servizio al dritto devastante, passando per una voleè… tipicamente in stile australiano: “Questa non è proprio la mia prima esperienza sulla terra rossa – spiega lo stesso Popyrin – dato che giro molto il mondo e l’anno scorso mi sono allenato per 3 mesi in Spagna ad Alicante. La mia impostazione comunque è molto diversa, mi alleno su campi diversi e l’impostazione di gioco che mi viene insegnata si basa su pochi colpi, partendo dal servizio. In Australia, come è noto, anche da bambini ti insegnano subito la discesa a rete, i colpi di approccio. Comunque, anche la terra rossa mi piace”. Sua madre, ex cestista professionista poi passata al tango, ha lasciato che il figlio scegliesse dove orientarsi, indeciso tra calcio e tennis. La federazione australiana punta già da tempo sulle sue qualità e giustamente se lo coccola, anche se qualche tentazione a Popyrin è venuta… : “Per qualche anno ho fatto calcio e tennis contemporaneamente, e questo ora mi aiuta molto nel gioco di gambe e nell’indipendenza dei piedi. Poco tempo fa mi sono allenato a Dubai per qualche mese, e lì alcuni ex calciatori inglesi come Carlton Palmer e Trevor Sinclair stanno creando delle scuole perché a Dubai sono tutti pazzi per il calcio. Così ho partecipato ad un torneo giovanile molto sentito da quelle parti e in finale la mia squadra ha battuto i rivali storici grazie a un mio gol. A fine partita Palmer e Sinclair mi hanno detto ‘se cambi idea, ti aspettiamo a braccia aperte’… ma io ormai ho scelto il tennis. Anzi, proprio per questo, a calcio non posso giocarci più!”. Tanto meglio per gli australiani. Perché talenti come Alexei Popyrin non nascono spesso, ed è una fortuna vederli giocare.

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