Quando conta vincere subito?


(Lamine Ouahab)
di Alessandro Nizegorodcew
Vincere subito quanto è importante? Per “subito” intendiamo ovviamente a livello giovanile, da under 10 sino ad under 18. Per quanto riguarda il settore femminile i risultati sono importanti, ma non determinanti sino all’under 16. A livello under 18 le migliori ragazze disputano già tornei Itf e Wta e già a 15-16 anni raccolgono i primi punti da “pro”. Per quanto concerne i ragazzi invece i risultati, sino ad under 18, hanno maggiore rilevanza. Ma torniamo alla domanda originale. Vincere subito è garanzia di una carriera di successo? E raccogliere pochissimo a livello under 18 (soprattutto nel maschile) dovrebbe portare i ragazzi a lasciar perdere? Prendo spunto da alcuni commenti scritti da vari utenti in questi anni su Spazio Tennis ed altri portali specializzati, secondo cui se non si raggiungono risultati da under non si può arrivare nel gotha del tennis. Partendo dal presupposto che è sempre meglio vincere anche da ragazzini e da ragazzi (dai 12 ai 18 anni), vi dimostriamo con alcuni risultati quanto ciò sia assolutamente poco veritiero.
Abbiamo preso come torneo di riferimento il Bonfiglio, il torneo più prestigioso under 18 sul territorio italiano, paragonato agli Slam Junior. Abbiamo iniziato ad osservare i tabelloni maschili dal 2000. Ecco cosa è venuto fuori.
2000: Al primo torviamo l’eliminazione di Robin Soderling, per mano del russo Mukhometov, che lasciò 3 giochi allo svedese due volte finalista al Roland Garros. Il giocatore slavo, al massimo, è giunto al numero 355 Atp. Altri giocatori eliminati al primo turno, che poi hanno raggiunto i top-100: Ginepri (semifinalista in uno Us Open), Karol Beck (Top-20), Alex Bogomolov. Al secondo turno abbiamo il campano Alessandro Accardo che in tre set elimina tale Andy Roddick… oltre alle eliminazioni di Mario Ancic e Boris Pashanski, il primo un fenomeno sfortunatissimo, il secondo un ottimo mestierante arrivato intorno al 60 Atp. Ecco i nomi dei quattro semifinalisti: Enev, bulgaro talentuosissimo ma un po’ leggerino che si è perso nei meandri di challenger e futures senza alcun acuto degno di noto; l’ucraino Dernovskiy (best ranking 579), il ceco Kokta (best ranking 350), il romeno Cruciat, ragazzo dal buon talento, spintosi al massimo al numero 148 Atp. Insomma i 4 semifinalisti non sono diventati top-100 e, salvo Cruciat, non ci sono andati nemmeno vicini.
2001: Eliminato al primo turno Florian Mayer, al secondo Berdych, Gabashvili, Petzschner, mentre questa volta Soderling arriva in semifinale, dove perderà però con Gilles Muller. In semifinale anche Ouahab e Falla, il primo perso tra challenger e infortuni, il secondo invece protagonista all’ultimo Roland Garros.
2002: Eliminato malamente al secondo turno Rosol, mentre Baghdatis e Sela riescono ad arrivare al terzo turno. La vittoria andò a Brian Dabul, che ultimamente sta provando a scalare con tantissime difficoltà il ranking Atp (oggi è 142, con un best al 82). Semifinalisti il francese Morel (chi lo conosce?), ancora Ouahab e Steve Darcis, dei quattro l’unico che ha raggiunto stabilmente (me nemmeno troppo) i top-100.
2003: L’americano Chirico, che non ha mai raccolto un punto Atp in carriera, rifila al primo turno un sonoro 63 63 a Golubev. Stessa sorte per Fabio Fognini, eliminato dal britannico Jamie Baker (c’è da dire di un anno più grande); al secondo turno fuori Troicki (sconfitto però da Almagro, quindi assolutamente comprensibile), Andy Murray dal francese Gely (mai stato nei primi 700!), Gil, Bolelli e Jenkins. La vittoria questa volta va ad un futuro campione, lo spagnolo Nicolas Almagro su Gimeno-Traver. Gli altri due semifinalisti? Il già citato Gely e il messicano Flores (best ranking 400). Eliminati in qualificazione un giovanissimo Del Potro e Kavcic.
2004: Nel 2004 la vittoria finale è andata a Sebastian Rieschik, classe 1986 ed ex numero 1 Under 18… Che oggi veleggia intorno al numero 200 senza riuscire a schiodarsene. In finale arriva però Del Potro, di due anni più giovane! Già se ne intuivano le straordinarie potenzialità, da futuro top-5 (e in futuro probabilmente anche di più!). Ma torniamo ad analizzare gli altri due semifinalisti… Bubka Jr e Brandan Evans. Dove sono questi due? Sicuramente non nei top-100. Eliminati al primo turno Chardy e ancora Golubev, che da under 18 ha combinato davvero poco, salvo vincere l’Atp 500 di Amburgo lo scorso anno! Miglior classifica di Golubev da Under 18? Numero 101… Al secondo turno erano stati eliminati anche Kevin Anderson e Martin Fischer.
2005: Al primo turno del Bonfiglio 2005 il russo Chekhov lascia 3 giochi al numero uno del tabellone Donald Young. Il russo oggi non ha più alcun punto Atp è stato intorno al 250 del mondo). Eliminato al primo turno anche Dolgopolov. Vittoria finale per il croato Peter Jelenic, oggi desaparecido; parliamo di un classe 1988 che ha veleggiato al massimo intorno al 500 Atp. In finale vittoria su Nils Desein. Gli altri due arrivati in semifinale sono stati Sweeting e Haider-Maurer.
Proseguendo questa analisi, che in prima battuta abbiamo scelto di dedicare al settore maschile, andiamo a vedere come si sono comportati, a livello junior, i top dell’attuale classifica Atp e i migliori italiani. Escludiamo i fab four, che per quanto mi riguarda giocano quasi un altro sport… Abbiamo dunque preso in considerazione i giocatori dal numero 5 al numero 54, arrivando così a 50 tennisti. Ebbene il dato è piuttosto eloquente. Se i top-50 sono il gotha del tennis, quasi tutti questi giocatori hanno giocato benissimo o discretamente bene a livello junior, ma non tutti.
Sono 6 i numeri 1 under 18 a rientrare nei top- 50 (Baghdatis, Monfils, Roddick, Gasquet, Cilic), mentre sono 19 gli ex top 10 junior, che rappresentano il 38 del totale. Un numero sicuramente considerevole. Da sottolineare poi come gli spagnoli, salvo Robredo (che è stato top teni Under 18) siano tutti molto indietri a livello di best ranking giovanile; questo perché in terra iberica, il metodo spagnolo porta i ragazzi giovanissimi a confrontarsi subito con i tornei professionistici saltando quasi completamente la carriera under. Vi sono comunque giocatori che hanno avuto una carriera non eccezionale a livello giovanile. Coloro i quali non sono mai entrati nei primi 30 Under 18 sono il 32% (16 tennisti) dei quali 10 (il 20% del totale) non ha raggiuno praticamente alcun risultato di rilievo. Il 20% quindi è rappresentato da giocatori che non sono mai stati considerati, da giovani (salvo da qualche illuminato talent scout), come futuri campioni (perché, che siate d’accordo o meno, un top-50 è un campione di questo sport, considerando il numero di praticanti). Tra i giocatori “scarsi” a livello under 18 ricordiamo: Adrian Mannarino, Nikoly Davydenko, Gilles Simon, Ivan Dodig, Potito Starace e Andrei Golubev.
Conclusioni. Questo breve studio sta a dimostrare come, seguendo i numeri, non è certamente detto che fare benissimo a livello giovanile sia garanzia di successo. Come abbiamo visto, tantissimi protagonisti del Bonfiglio non hanno nemmeno raggiunto i top-300. Se analizziamo però i top-50 attuali vediamo come quasi l’80% abbia raggiunto dei discreti risultati under 18 e il 38% (dato molto alto) sia stato nei top-10 junior. Il 20% di giocatori che da under 18 non hanno raggiunto alcun risultato lascia però sperare chi non sta raggiungendo i risultati sperati a livello giovanile. Se il percorso è davvero quello giusto, atto a far crescere il giocatore in tutto e per tutto, si può raggiungere un grande traguardo anche senza i riflettori (dovuti alle vittorie da ragazzini) addosso. Vincere subito è dunque importante per diventare ottimi professionisti? La risposta è: rilevante ma non decisivo. Vincere da under 18 è importante per essere un campionissimo da top-ten? Se si eslcudono David Ferrer e anche Jurgen Melzer (che non ha impressionato da under come gli altri top-players), la risposta è sostanzialmente Si. Va ricordato che in questo caso stiamo parlando di risultati under 18 maschili e niente di più. Analizzeremo i risultati under 16, sia maschili che femminili, in una seconda circostanza

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