La presenza di Donald Trump alla finale degli US Open 2025, vinta da Carlos Alcaraz su Jannik Sinner in quattro set, continua a far parlare anche a distanza di tre mesi. Secondo quanto riportato dalla giornalista Marisa Kabas, il Presidente degli Stati Uniti avrebbe chiesto di consegnare personalmente il trofeo al campione spagnolo. Una richiesta destinata però a rimanere tale: la USTA, federazione organizzatrice dello Slam newyorchese, avrebbe detto no.
Per evitare tensioni istituzionali, gli organizzatori hanno comunque cercato un compromesso, decidendo di esporre il trofeo sul balcone della Rolex Suite, proprio dove il Presidente aveva seguito l’incontro. Una scelta scenografica, più diplomatica che sportiva, che non ha però placato il malcontento sugli spalti.
All’Arthur Ashe Stadium, infatti, il pubblico non ha riservato a Trump lo stesso trattamento di riguardo: fischi durante l’inno, altri durante il match ogni volta che la sua presenza veniva proiettata sul megaschermo. Un clima che la USTA avrebbe tentato di contenere intervenendo direttamente sui partner televisivi.
Secondo quanto emerso, la federazione avrebbe invitato le emittenti a non mostrare reazioni ostili del pubblico, chiedendo di evitare qualsiasi immagine in grado di generare polemiche. La finale era trasmessa da ABC e in streaming sull’app ESPN.
“Chiediamo a tutti i broadcaster di evitare di mostrare qualsiasi tipo di interruzione legata alla presenza del Presidente, in qualunque forma”, si legge in una nota della USTA.
Un episodio che conferma quanto il tennis sappia essere, suo malgrado, anche un palcoscenico politico.