Tremano in molti

di Alessandro Nizegorodcew

Il Caso-Di Mauro non rimarrà un caso limitato. Parlando con alcuni addetti ai lavori appare chiaro come molti altri tennisti, italiani e non, risultino coinvolti. Si parla di giocatori che hanno scommesso, con differente continuità, su partite di tennis; questo non è consentito da norme Atp e, anche per dare un esempio in questo periodo di male voci sul tennis, le squalifiche saranno probabilmente molto severe. Si parla, purtroppo, di alcuni tennisti italiani per cui gravi sanzioni sembrano inevitabili.

Abbiamo provato a raggiungere Stefano Semeraro per realizzare un’intervista su Nuova Spazio Radio, ma Stefano è in partenza per Shangai e lo sentiremo tra una decina di giorni, durante i quali probabilmente ci saranno molte novità sull’argomento. Parlando con alcuni giocatori di alto livello però, Stefano ci ha anticipato che sono coinvolti moltissimi giocatori.

L’Atp, come detto, sente di dover usare la mano pesante per coprire le nefandezze delle partite truccate, che, molto probabilmente, rappresentano il vero male del tennis oggi. Ho il timore che le sanzioni saranno davvero pesanti. Nel tennis anche un 1 anno di squalifica vuol dire ricominciare da zero punti, dai futures, una fatica immensa.. In pochissimi credo potranno avere la voglia di ricominciare a girare il mondo per guadagnare settimana dopo settimana pochissimi punti, pochissimi soldi.. in pochi, sopattutto se arrivati ad una certa età, continueranno a lottare in questo sport faticosissimo, fisicamente e mentalmente, che è il tennis..

Alessio Di Mauro intanto non è stato assolutamente squalificato, come alcuni media hanno riportato. Questo il comunicato stampa del tennista siciliano:
Il sottoscritto Alessio Di Mauro con riferimento alle notizie pubblicate dalla stampa italiana con la presente chiarisce che non è stato ad oggi sanzionato in alcun modo dall’ATP e di non essere assolutamente indagato dall’ATP né per alterazione di risultati di partite né per scommesse su partite alterate. Per l’effetto si invitano formalmente codeste testate giornalistiche a non dare seguito a voci diffamatorie infondate. Il sottoscritto dovrà querelare e fare oggetto di azione civile di risarcimento danni chi non rispetterà il suddetto invito.

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