Pillole «londinesi» dagli States

Giampaolo Mauti

di Giampaolo Mauti (Rick Macci Tennis Academy)

Un saluto a tutti gli amici di Spazio Tennis,

partiamo dalla pessima notizia arrivata da Wimbledon per quanto riguarda il tennis Usa. Dopo ben 103 anni nessun americano ha raggiunto gli ottavi di finale sia nel torneo maschile che nel femminile. Potrebbe essere una casualità, ma penso che purtroppo per gli Stati Uniti non si parlare di coincidenze sfortunate, bensì di uno stato attuale del tennis «yankee» non del tutto positivo. Basti pensare che l’unico giocatore che tiene ancora in piedi la baracca è John Isner, il quale non ha mai vinto uno Slam e paragonato ai vari Roddick, Agassi, Sampras, Chang è nettamente inferiore.

Si possono cercare colpe e colpevoli ma vivendo qui negli Stati Uniti la mia impressione è che le idee (nonché le possibilità economiche) ci siano. Manca la sostanza! Mi spiego meglio: durante una chiacchierata con i capi della USTA mi è stato fatto capire che il livello dei coach non è straordinario; le nuove generazioni dei vari Harrison, Sock, Kudla, ecc non sono fantastiche; Inoltre vedo molta confusione della programmazione (la notizia che posso darvi è che il centro USTA verrà spostato da Boca Raton a Orlando. Sarà una struttura gigantesca. Ma non sarebbe meglio spendere tutti questi soldi per investire nei giovani?), così come la vedo nello stile di gioco impostato. Tutti fanno parecchie cose buone, ma nulla di eccezionale.

Parliamo anche di tennis femminile. Le cose sono un po’ più rassicuranti: la Keys ha le carte in regola per diventare top ten e Lauren Davis promette bene. Si fanno poi largo le più giovani con Tornado Alicia Black in prima fila. Abbiamo avuto tanti ragazzi che si sono allenati con la USTA i quali, infelici della situazione di allenamento, preferivano venire a giocare da noi alla «Rick Macci» o in altre accademie private. Io continuo comunque a credere che la USTA troverà la strada e torneràa sfornare campioni come in passato.

Diciamo anche che il recente Wimbledon Junior ha lasciato intravedere buoni risultati con tre statunitensi su quattro in semifinale nel maschile, con la vittoria finale di Noah Rubin…

So già che volete sapere qualcosa su Serena Williams. Purtroppo non si sa molto, anche se tutti i canali televisivi sportivi (e non) continuano a parlare di quanto accaduto in quel famoso doppio. Si fanno tante ipotesi, certezze però non ve ne sono.

Situazione complicata (e ricca di aspre polemiche) anche per Patrick McEnroe, che ha commentato in diretta televisiva con il fratello John la finale di Wimbledon su ESPN. Nulla di strano, se non fosse che Patrick è il General Manager of USTA Player Development e contemporaneamente a Federer-Djokovic si stava disputando la finale junior tra due statunitensi: Rubin e Kozlov.

Leggi anche: