Alfredo Desiati, nel segno di Baghdatis: “Mi piace come si diverte in campo..”

Alfredo Desiati

di Alessandro Nizegorodcew 

Qualche giorno fa mi sono imbattuto per caso in una statistica riguardante il tennis junior, riguardante il rapporto tra vittorie e sconfitte in questo inizio di 2008. Un nome mi è balzato agli occhi, quello dell’azzurro Alfredo Desiati: 11 partite giocate, 10 vittorie e una sola sconfitta, hanno permesso a Desiati di conquistare due tornei Grade 5 in Asia, in Qatar e a Dubai; due tornei dal campo di partecipazione non eccelso, ma vincere non è mai semplice.. abbiamo deciso quindi di contattare Alfredo, per farci raccontare il “suo” tennis..

Alfredo Desiati è nato il 6 aprile del 1990 a Cochabamba, in Bolivia. “Mia madre è boliviana, mentre mio padre è italiano” – ci spiega Alfredo – “a causa del lavoro di mio padre ho viaggiato molto, passando alcuni mesi in Bolivia, alcuni anni in sudamerica e successivamente in Africa; da quando ho 11 anni vivo in Italia.” Alfredo ha iniziato a giocare a tennis a 7 anni, ma ha iniziato a fare sul serio a 12, accostandosi per la prima volta all’agonismo. “Ora mi alleno al Salaria Sport Village con il maestro Andrea Paramucchi e partecipo a tornei internazionali under 18; gioco spesso tornei asiatici, perchè i miei genitori per ragioni lavorative vivono in Qatar ed è una buona scusa per andarli a trovare..Una buona ragione è anche quella di vincerli i tornei e Alfredo ha conquistato ben 2 Grade 5: “Si ho giocato molto bene in Asia, vincendo due tornei, ma diciamo che ho giocato praticamente in casa.. mi trovo molto bene sul cemento, visto il mio gioco offensivo, che prevede soprattutto schemi di servizio e diritto; non mi trovo male con il rovescio ma su questo fondamentale c’è ancora da lavorare; così come c’è molto da lavorare sull’aspetto fisico e in particolare mentale; quest’ultimo fa la vera differenza a livello maggiore, perchè a tennis alla fine sanno giocare tutti, ma in pochi sanno gestire i momenti importanti.” Come detto, il cemento è senza dubbio la superficie preferita di Alfredo Desiati, che, nonostante sia cresciuto tennisticamente in Italia, ha costruito un gioco da veloce: “Non so neanche io come e perchè sia successo (ride..) ma anche sulla terra, superficie sulla quale non mi trovo benissimo, adotto lo stesso stile di gioco, offensivo..” Adesso per Alfredo è il momento di salire di livello, è il momento di aumentare la qualità del proprio tennis, confrontandosi con atleti maggiormente competitivi: “Il 29 parto per il Lussemburgo per disputare un Grade 2; nonostante io sia circa 260 Itf, dovrò disputare le qualificazioni, perché l’entry list è molto buona.

Quando si chiede ad un giovane giocatore un esempio, un idolo tennistico, in genere tutti si lanciano in manifestazioni di amore verso Federer e Nadal, salvo qualche rara eccezione. Alfredo, invece, si accosta ad un grande giocatore, anche se non un campionissimo della racchetta. “Adoro il modo di giocare e stare in campo di Baghdatis, dovrebbero avere tutti il suo approccio alla partia, sempre col sorriso sulle labbra.. mi piace come si diverte in campo..

Un ringraziamento ed un grande in bocca al lupo ad Alfredo Desiati, sperando di vederlo presto in competizioni sempre più imporanti; la voglia e la convinzione non sembrano mancargli, come testimonia l’ultima frase di questa breve intervista: “Si, voglio fare il tennista, senza alcun dubbio..

Desiati premiato in Qatar

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