Alessia D’Auria: “Difficile inizio di 2012”

di Alessandro Nizegorodcew

Alessia D’Auria è una ragazza di sicuro talento. Giocatrice da veloce, con un grande tempo sulla palla, è allenata dal padre Massimiliano. Nata a Borgomanero (provincia di Novara) il 20 ottobre del 1998, Alessia non ha ancora compiuto 14 anni. Chi l’ha vista in campo racconta di un tennis brillante, offensivo, sempre propositivo, con qualche lacuna mentale, più che comprensibile a questa età. Alta 1,65 per 53 kg ha una classifica nazionale di 3.2 mentre il ranking Tennis Europe è di numero 184. Spazio Tennis l’ha intervistata per conoscere il suo rapporto col tennis, i suoi obiettivi e il suo giudizio sui primi 6 mesi della stagione in corso.

“Questi primi mesi sono stati difficili” – ha raccontato Alessia – “perché sono entrata in campo sempre con un atteggiamento insicuro. Ero confusa e non sapevo cosa dovevo fare. Adesso sto esprimendo un tennis migliore e spero di riuscire a ritrovare in campo tutta la fiducia che avevo. Per quanto concerne i risultati, ho raggiunto i quarti di finale a Pavia e la semifinale a Correggio, perdendo entrambe le volte da Sofia Zhuk e ho conquistato semifinali in doppio negli stessi tornei con Federica Bilardo e Alessandra Simonelli.”

Alessia D’Auria ha quindi raccontato dele migliorie apportate al proprio tennis, partendo da quelle puramente tecniche: “Sono sicuramente migliorata sotto l’aspetto tecnico, specialmente nel servizio, con il quale riesco a trovare belle angolazioni. Riesco a coprire in maniera migliore la palla, potendo anche decelerare ogni tanto, quando sono in difficoltà, senza dover necessariamente tirare una pallata forte e piatta che finirebbe sotto la rete. Atleticamente, rispetto ad inizio anno, mi sento bene e riesco a giocare più a lungo con grande intensità. Un aspetto sul quale devo ancora lavorare moltissimo è quello mentale che, a mio avviso, è il più importante per poter diventare una giocatrice vera.”

“I miei obiettivi non riguardano prettamente i risultati” – ha chiosato Alessia – “se vengono ovviamente sarò contenta, ma credo che le vittorie saranno una conseguenza del mio miglior atteggiamento in campo, una migliore presenza e sicurezza in me stessa. Dal punto di vista tecnico ci sarà sempre qualcosa su cui lavorare, ma in questo momento non è la cosa fondamentale. Potrei dire che devo imparare a entrare di più in campo, ma anche lì è tutto un problema mentale perché lo so fare, solamente che non sono abbastanza sicura e decisa. Per quanto riguarda i prossimi tornei, dopo aver risposta alla convocazione della nazionale, dovrei giocare a luglio a Parigi, credo Velp e ad agosto due under 16 e un Itf in Macedonia, precisamente a Skopje.”

 

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