Pennetta: “Non mi aspettavo un anno così bello”

Pennetta-Orlandini

(Flavia Pennetta con Giovanni Orlandini, ad di Car Server)

di Alessandro Mastroluca

“Non mi aspettavo un anno così bello”. E’ serena, rilassata, sorridente Flavia Pennetta che incontriamo a Roma in occasione della conferenza stampa per il nuovo contratto di sponsorizzazione con Car Server, azienda specializzata in noleggio a lungo termine che le ha consegnato un’auto nuova per l’occasione. “Non pensavo nemmeno di giocare ancora il doppio dopo i successi con Gisela Dulko, la mia migliore amica che ora si è sposata e ha avuto un figlio. Con Martina Hingis le cose stanno funzionando bene: abbiamo giocato sette tornei insieme, e abbiamo giocato quattro finali, con due vittorie, compresa quella della scorsa settimana a Mosca in finale su Caroline Garcia e Arantxa Parra Santonja. Un rendimento che ha permesso a Flavia di sfiorare la qualificazione al Masters di Singapore: “Siamo partite troppo tardi, però, l’anno prossimo giocheremo dall’inizio, magari avremo più chance”.

Flavia, comunque, dopo qualche giorno di relax a Barcellona, partirà per Sofia dove giocherà il Tournament of Champions grazie alla wild card che gli organizzatori le hanno concesso. “Sono contenta, è un bel torneo e negli ultimi anni ho sempre dovuto rinunciare perché si giocava in contemporanea con la finale di Fed Cup”. Competizione che quest’anno, però, ha un po’ “disertato”. “Io adoro la Fed Cup” ci ha spiegato, “mi piace sempre essere utile ma adesso ci sono tanti aspetti che non consideravo, come l’età che si fa sentire. La prima eliminatoria l’anno scorso non l’ho giocata perché era troppo complicato per me viaggiare tanto, cambiare tanti orari: Australia, Dubai, pi Indian Wells e Miami…”.

F.Pennetta-CarServerNon ha voluto sbilanciarsi troppo sulla questione delle scommesse e delle partite combinate, Flavia, che però non ha potuto esimersi dal rispondere alle domande su Fognini, tema praticamente dominante anche della conferenza stampa. “Fabio dovrebbe gestire meglio le emozioni in campo” ci dice, “ma il talento non te lo toglie nessuno. Quando gioca” aggiunge, “cerco di stargli vicino, di dargli sostegno ma come fidanzata, come amica, non come tennista. Provo a scindere i ruoli, di staccare dal mio essere giocatrice. Per fortuna” conclude, “il Fabio che in campo spacca le racchette, fuori dal campo è un ragazzo premuroso, gentile, simpatico, tutte qualità che magari chi lo vede solo durante i match non percepisce. E’ un istintivo, sa che le aspettative sono le cose che ti fregano di più. Anche io non è che abbia gestito così bene le aspettative nel 2009, quando sono diventata top-10. Ora sono molto maturata rispetto ad allora”. E sarà interessante vedere Flavia e Fabio insieme in Hopman Cup il prossimo gennaio: prima sfida contro gli Stati Uniti.

Altra questione che ha scatenato la curiosità di tutti è il suo rapporto con Martina Hingis. “La prima volta che abbiamo giocato insieme ero un po’ nervosa, mi sentivo come un po’ sotto esame” confessa. “Martina dà l’impressione di essere fredda e distante, ma è molto tenera. Ha 33-34 anni ma ha vissuto la vita di una persona molto più grande, perché ha bruciato le tappe e conquistato tanto in pochi anni. A volte in situazioni come la sua ti chiedi ‘cosa posso fare di più’. Non è facile smettere e rientrare due volte, come ha fatto lei: evidentemente le mancava quell’adrenalina che ti dà stare sul campo da tennis”.

L’anno prossimo, prosegue la brindisina, continuerà sulla falsariga del 2014, sia in termini di schedule, alternando singolo e doppio, che in termini di allenamenti. Da questo punto di vista, spiega, c’è una sostanziale continuità tra Navarro e il suo precedente coach, Gabriel Urpi, anche se negli ultimi tempi Flavia dà l’impressione di aver molto lavorato dal punto di vista tecnico sull’esecuzione del dritto in top. “Salva e Gabi si sono sempre sentiti e confrontati moltissimo. Ha cercato di capire come abbiamo lavorato in questi anni, cosa ha funzionato in questi sette anni, poi Salva in certe situazioni mi vorrebbe più aggressiva e su questo abbiamo lavorato e i risultati premiano”.

Infine, un pensiero su Camila Giorgi che l’ha sconfitta a Mosca in un match che si è deciso su pochissimi punti. “Camila è la più piccola del gruppo, sta crescendo bene” commenta l’azzurra. “Penso che possa anche arrivare a vincere uno Slam, in fondo il livello si è alzato e la distanza fra le top-10 e le altre si è molto assottigliato. Certo, quando vuole Serena Williams è ancora due spanne sopra tutte le altre, è impressionante vedere lei o Sharapova che, nonostante tutto quello che hanno vinto, hanno ancora voglia, hanno ancora grandi stimoli”.

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