Potito Starace: “Sul veloce sono migliorato”

La stagione di Potito Starace è fino ad oggi da incorniciare. Il tennista campano ha finalmente raggiunto quella classifica, top-30, che gli addetti ai lavori da anni gli auspicavano. Importante, se non fondamentale, per Starace è stata l’assenza di infortuni, che hanno perseguitato Potito negli ultimi anni. “Penso che questo sia stato il mio anno migliore. Ho vinto tante partite, alcune importati e soprattutto non ho avuto alcun infortunio. La sensazione più bella del 2007 è stata sicuramente la prima finale raggiunta a livello Atp a Valencia; proprio la vittoria 75 al terzo contro Navarro Pastor in semifinale la ricordo con grande emozione. Rammarico di questa stagione è invece la finale persa con Monaco a Kitzbuehl dove ero avanti di un set.

La sensazione che poteva essere davvero l’anno di Potito si è avuta paradossalmente con una sconfitta, quella con Roger Federer al terzo turno del Roland Garros. In quell’occasione il numero uno del mondo scese in campo con una concentrazione e determinazione che fecero intuire la stima e il rispetto di Federer per Potito. “Si è vero questo, ne sono consapevole. In quella partita in effetti ci ho capito poco perchè lui ha giocato alla grande, mi ha brekkato subito e ha sempre messo moltissima determinazione in tutto il match. Nei primi due set ho giocato bene con alcune occasioni che non sono riuscito a sfruttare, poi nel terzo non sono riuscito a stargli dietro. Quando gioca in quel modo l’unica cosa da fare è uscire dal campo..(risata).”

La maggior parte dei punti Potito li ha ottenuti sulla sua superifice preferita, la terra rossa, ma per ambire a posizioni ancora più importanti di classifica sarà fondamentale giocare bene anche sulle superfici veloci. “Sul veloce sono sicuramente migliorato e il lavoro molto intenso fatto questo inverno su servizio e risposta ha certamente pagato. Le difficoltà derivano dal fatto che sulle superifici veloci ci gioco poco, Comunque a New York ho giocato una buona partita, con alcune chances soprattutto nel secondo set. Gulbis però ha servito benissimo e mi ha dato lasciato poche occasioni. Poi avete visto che torneo ha fatto…Mi preparerò adesso per i tornei indoor di fine stagione subito Bucarest, ultimo torneo sulla terra. Giocherò 4-5 tornei compresi ovviamente i master series di Madrid e Parigi. Spero che il grande lavoro fatto su risposta e rovescio mi aiuterà a fare punti importanti e salire in classifica, visto anche che non ho praticamente punti da difendere fino alla fine dell’anno.

Intervista realizzata da Alessandro Nizegorodcew e Matteo Torrioli durante la trasmissione di Nuova Spazio Radio “Ho Scelto lo Sport”

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