Prequalificazioni IBI 2017, Simone Roncalli: “Passaggio da junior a pro difficile, al Foro prima volta assoluta”


Prosegue la serie di interviste di Spaziotennis.com ai giocatori che hanno staccato il pass per le Prequalificazioni degli Internazionali Bnl d’Italia 2017. Oggi è il turno del classe 1996 Simone Roncalli che per la prima volta assoluta giocherà sui campi del Foro Italico. Il giocatore lombardo attualmente occupa la posizione 1152 del ranking ATP e ha un ottimo passato a livello under 18 dove sfiorò l’ingresso nella top 100.
Dopo esserci andato vicino lo scorso anno sei riuscito a strappare il pass per le prequalificazioni grazie alla finale nella tappa del Tennis Club Quanta di Milano. Qual è stato il tuo percorso nel torneo?
“E’ il primo anno che mi qualifico per il Foro e sono molto contento per questo. L’anno scorso ci ero andato molto vicino ma purtroppo persi in semifinale a Genova contro Ornago. Mi sono presentato quest’anno alla tappa del Quanta come seconda testa di serie e ho passato quattro turni per arrivare in finale, la partita chiave del torneo ritengo sia stata quella contro Edoardo Lavagno nei quarti di finale dove ho vinto 6-1 al terzo set. Inoltre essendoci il doppio turno ho giocato poche ore dopo la semifinale che ho vinto 6-3 6-1 giocando un ottimo tennis. In finale sono stato sconfitto da Bega col punteggio di 6-3 3-6 6-2 però l’obiettivo principale era staccare il biglietto per Roma e ci sono riuscito.”
Con chi ti alleni e che aspetti del gioco stai curando?
“Da diversi anni faccio base a Bordighera dove mi alleno col team Piatti. Oltre a giocare con Riccardo ho modo di scendere in campo con Sartori mentre la parte atletica viene curata da Riccardo Zacco. Però la figura principale del mio staff è Andrea Volpini che di base mi segue per tutta la stagione ed è con me nella maggior parte delle trasferte. Durante la preparazione invernale abbiamo concentrato la maggior parte delle energie per lavorare sul mio dritto cercando di renderlo più incisivo dato che spesso tendo ad essere un po’ troppo attendista. Proprio in funzione di ciò abbiamo preso la decisione di giocare la prima parte di stagione sul cemento dove posso incrementare la mia attitudine nel far male all’avversario nello scambio.”
Come hai iniziato la stagione a livello futures?
“Dal punto di vista dei risultati numerici che quindi riguardano punti Atp e classifica non bene. Ho giocato sul veloce in Francia, Portogallo e Regno Unito. Ho personalmente trovato il livello dei tornei abbastanza alto e per far punti nel breve non sono la soluzione più facile però al momento preferisco lavorare sul lungo termine piuttosto che accontentarmi di punti “facili”. Ora prima di riprendere a tempo pieno l’attività internazionale sarò impegnato nel campionato di Serie B con il Circolo Tennis Scaligero di Verona.”
Facciamo un passo indietro. A livello under 18 hai raccolto dei buoni risultati tant’è che hai sfiorato l’ingresso nella top 100. quali sono stati i momenti più importanti della tua carriera juniores?
“A livello juniores per me è stato bello soprattutto l’ultimo anno dato che la stagione precedente non avevo un classifica altissima. Invece nel 2014 fui in grado di fare un salto di qualità che mi ha permesso di togliermi diverse soddisfazioni. Raggiunsi i quarti di finale a Santa Croce dove tra l’altro vinsi al secondo turno contro Medvedev (attualmente n°63 Atp) e la settimana dopo passai due turni al Bonfiglio prima di perdere agli ottavi. Questi risultati mi hanno permesso di superare il taglio per entrare nelle qualificazioni degli U.S Open e il ricordo più bello che ho è proprio legato al torneo di Flushing Meadows. Giocai oltre la mie aspettative in quella settimana, passai le qualificazioni e un turno in main draw. Al secondo turno affrontai Jared Donaldson sul Grandstand. In quell’anno Jared aveva ottenuto la wild card anche per il torneo principale e nonostante la sconfitta è stato fantastico poter giocare una partita di questa importanza. Tra l’altro l’interesse mediatico nei confronti di Donaldson era alto e per questo la partita fu coperta da Eurosport.”
Da quando hai iniziato a giocare immagino che i miglioramenti fatti sul campo siano stati sempre supportati da una crescita in classifica che potesse confermare il lavoro fatto in allenamento. Come stai vivendo questa prima battuta d’arresto a livello di ranking?
“Devo essere onesto e ammettere di aver sottovalutato il passaggio da junior a pro. E’ stato più duro di quel che immaginavo, tra l’altro il livello dei futures sta aumentando e far punti in tabellone diventa sempre più difficile. L’anno scorso mi è mancata continuità ho fatto anche qualche partita buona come la vittoria su Travaglia a Pontedera, però non sono mai riuscito a proporre un alto livello di gioco nell’arco di un intero torneo. Inoltre ho avuto un po’ di sfortuna nei sorteggi che diverse volte mi hanno messo contro giocatori che normalmente giocano nel circuito challenger penso a Safranek, Ofner o Hanfmann che tra l’altro quest’anno ha vinto contro Seppi a Bergamo. Però è una cosa che fa parte del gioco anche perché sto giocando futures di livello alto evitando di giocare in posti come Hammamet dove magari sul breve termine può essere più facile far punti a scapito della crescita tennistica. Quindi non sono preoccupato di questo anche se naturalmente spero di raccogliere i frutti del mio lavoro il prima possibile.”
Come è strutturata la tua programmazione futura e quali obiettivi ti sei prefissato per questa stagione?
“Questa settimana gioco a Santa Margherita di Pula dove mi accompagna Giulia Bruschi, un’altra maestra del team Piatti. Poi giocherò le pre quali a Roma e dovrò finire il campionato a squadre dove probabilmente arriveremo ai playoff. Per quel che riguarda l’attività internazionale non abbiamo ancora una programmazione definitiva anche se presumibilmente giocherò i futures che si disputeranno in Italia dato che ce ne saranno tanti. Sicuramente quest’anno voglio migliorare il mio ranking in modo da poter giocare i futures senza dover passare dalle qualificazioni però non ti do un obiettivo numerico preciso anche perché farlo spesso non porta bene.”
Hai qualche aneddoto legato alle tue esperienze da spettatore al Foro Italico? E con che ambizioni giocherai il torneo di Prequalificazione?
“In realtà per me sarà la prima volta assoluta al Foro Italico, non ci sono mai stato prima neanche da spettatore. Quando ero piccolo andavo a vedere il torneo di Montecarlo poiché era più vicino a casa mia, tra l’altro sui campi del circolo monegasco mi sono allenato diverse volte in questi anni. Per quel che riguarda il torneo arrivo motivato e in forma dato che sto giocando molte partite. La wild card naturalmente è lontana e ai nastri di partenza ci sono giocatori veramente forti quindi io personalmente cercherò di dare il meglio e poi vedremo cosa riuscirò a raccogliere.”

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