“Egoisticamente posso dire che me lo meritavo dopo tanta fatica. Ci credevo tanto, ci ho sempre creduto e pensavo sarebbe stata l’ultima chance“. Sono queste le parole di Giulia-Gatto Monticone dopo la prima qualificazione conquistata in una prova dello Slam al Roland Garros. Con la voce rotta dalle lacrime la tennista azzurra ha messo a nudo le sue emozioni: “Piango per stanchezza e felicità – ha confessato ai microfoni di Sportface.it dopo la rimonta su Zavatska – Non ce la faccio più, sono distrutta. Cercavo di spingere il più possibile ma le energie erano poche. Se sono qui devo ringraziare il mio coach Tommaso Iozzo, il preparatore atletico Stefano Pucci e la mia mamma”.
“Lavoriamo insieme da 4 anni e si è voluta mettere in gioco a 27 anni dopo l’infortunio, non è semplice – ha sottolineato Tommaso Iozzo – Ha cambiato metodo di lavoro, si è fidata di me. Il meglio deve ancora venire, deve continuare a crederci e a lavorare così. È scesa 500 al mondo, non era semplice rimettersi in gioco“.
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