Stefano Travaglia pronto ad un grande 2014

di Alessandro Nizegorodcew

Il 2014 dovrà rappresentare l’anno della svolta per Stefano Travaglia. Il marchigiano, classe 1991 e numero 370 delle ultime classifiche Atp, è rientrato da poco più di un anno dopo un gravissimo incidente al braccio, che aveva fatto temere anche un clamoroso ritiro. Travaglia ha cambiato recenemente coach, affidandosi a Sebastian Vazquez.

Quando nasce la collaborazione con Vazquez?
“E’ nata pochissime settimana fa, precisamente a novembre 2013. Io e Sebastian ci conosciamo da tanto tempi, sin da quando ero under 12. Mi sta dando una grande mano ed è sempre disponibile. Abbiamo lavorato su molte cose nel periodo invernale, in particolare sul servizio e sul gioco di volo. Per un tennis moderno ed offensivo sono due ingredienti necessari per la giusta ricetta. E’ molto importante chiudere il punto a rete, miglioria utile anche in doppio.”

Come giudichi il tuo 2013?
“Nel complesso lo reputo un buon anno. Ho iniziato al numero 670 Atp e ho chiuso al 378. E’ anche vero che mi sono scappate via alcune buone occasioni in tornei challenger e in alcune finale futures, però va bene lo stesso perché sinceramente non credevo nemmeno di ritornare subito nei top-500. Ho cominciato la stagione scorsa con problemi al braccio e alla mano, ora per fortuna risolti.”

In cosa pensi di dover crescere per un ulteriore salto di qualità?
“Devo lavorare ovviamente su tutto, anche se la parte mentale è fondamentale. Non dovrò però trascurare la parte tennistica e fisica.”

Ad oggi quale credi sia la superficie sulla quale puoi esprimere al meglio le tue qualità?
“Ad oggi direi le superfici veloci”

Che tipo di programmazione avete previsto con Vazquez per il 2014?
“Punterò molto sui challenger estivi, nei quali voglio conquistare risultati e punti importanti. Inizierò dall’Egitto per poi proseguire in Italia.”

Obiettivi?
“Giocare bene, crescere mentalmente e non avere problemi fisici. Il resto verrà. Ho lavorato molto sull’apetto psicologico e ho fatto grandi progressi.”

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