Diario di Bordo da Vercelli


(Marta Polidori – Foto Andrea Cherchi)

da Vercelli, Marta Polidori

Secondo giorno di qualificazioni al Torneo Internazionale di Vercelli, 15.000 $.

È domenica, ho l’occhio spento dell’adolescente cretina che la sera fa serata e il giorno dopo deve svegliarsi. Con la forza e la determinazione di un guerriero ubriaco, on the road verso Vercelli comincio a riflettere su chi sarei curiosa di vedere.

Mi hanno illusa prospettandomi un Quinzi che, a quanto pare, non ci sarà, ma mi consolerò vedendo finalmente Baldi. Oggi mi interesso principalmente a Pietro Licciardi e Federico Maccari, che sono seguiti niente meno che da Renzo Furlan.

Come entro nel circolo mi saluta il papà di Stefano Napolitano, Cosimo, e successivamente la sorella Nicole. Mi sveglio grazie a queste due chiacchere e un caffè.

Sono con mia madre, che si aggira furtiva tra i campi colma di sacra voglia di aiutare la sua rampante bambina-giornalista. Effettivamente mi fa notare che seduto su una panchina al campo quattro, mentre Licciardi se la comincia a giocare contro Molina, c’è Renzo Furlan.

Con la palpebra calante comincio a sentire il racconto di mia madre che ha visto Furlan a Montecarlo non so quante lune orsono.

Licciardi (nella foto a sinistra), classe 1994, vince contro Molina per 6-4 6-7(3) 6-3: “Non è andata molto bene, le condizioni erano molto difficili perché il campo era morbido, ha piovuto tanto e la palla rimbalzava poco. Inoltre le palline dopo un po’ non andavano più. Primo set buono, ho fatto un po’ troppi errori, nel secondo ha giocato meglio lui, mentre nel terzo le palle nuove mi hanno aiutato.”

Pietro è un buon giocatore, oggi forse a tratti un po’ lamentoso, ma piuttosto intelligente. Ha un bel gioco di polso secondo me, dà delle rotazioni non solo funzionali ma anche piacevoli da vedere. Bellissimo rovescio ad una mano. Mancino.

Maccari, classe 1994 anche lui, sta giocando contro Ornago, giocatore dal servizio potentissimo, ma abbastanza ‘incazzoso’. La partita è finita 7-6(4) 2-6 6-2 per Federico: “Il primo set lottato, ho sprecato un po’ di palle break, poi  il secondo l’ho pagato mentalmente perché è durato un sacco, il terzo invece il cambio di palle mi ha favorito. Il mio avversario serviva molto bene, di rovescio un po’ leggero faceva fatica a spingere, si spostava sul diritto.

Federico è anche lui un giocatore molto intelligente, soprattutto perché riuscire a portare via il game di battuta ad Ornago non è impresa per deboli di cuore.

Ornago dopo aver vinto il secondo inspiegabilmente è uscito dalla partita.

Per quanto riguarda la velocità di palla non saprei dire di nessuno, i campi erano troppo pesanti e non credo ci si possa basare sulla giornata di oggi.

Altri risultati:

Alessandro PETRONE (ITA) [2] 4-6 6-1 6-1 Alessandro COLELLA (ITA) [13]

Omar GIACALONE (ITA) [11] 6-3 1-6 6-3 Francesco PICCO (ITA) [3]

Jakub LUSTYK (CZE) [4] 6-1 5-7 6-4 Giorgio PORTALURI (ITA) [14]

Marco BORTOLOTTI (ITA) [5] 7-5 6-1 Konstantin GERLAKH (RUS) [15]

Francesco BORGO (ITA) [10] 6-1 6-1 Davide DELLA TOMMASINA (ITA) [6]

Andrea BASSO (ITA) 4-6 6-3 6-1 Pirmin HAENLE (GER) [12]

Mi riservo qualche riflessione in più per domani, oggi le condizione erano veramente sfavorevoli e risulta impossibile avere un quadro definito dei giocatori.

PS: a proposito del colore che Alessandro mi chiede di mettere nei miei articoli, in mancanza di fatti eclatanti sfrutto quello degli occhi di Licciardi che è veramente notevole.

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