Viktor Galovic: “Sono veramente felice”

di Alessandro Nizegorodcew

Viktor Galovic ha conquistato il futures di Heraklion. Per l’azzurro, seguito da coach Massimo Puci, si tratta del secondo titolo in carriera. Grazie a questo bellissimo successo Galovic arriverà intorno al numero 420 Atp.

“E’ stata un’emozione fortissima” – racconta Galovic a Spazio Tennis – “A fine partita ho urlato a squarciagola. Sono veramente molto felice e posso dirti che durante la premiazione mi tremavano le gambe. E pensare che al primo turno, contro il greco Giotopoulos, ho rischiato di uscire subito dal torneo. Ho finito per prevalere 67 64 62 giocando però piuttosto male. Dal secondo turno alla semifinale ho espresso invece un buonissimo tennis. In finale, contro Robin Kern, sono stato in serissima difficoltà. Il tedesco stava letteralmente dominando ed era in vantaggio 6-2 5-4, servivo io ed ero 30-40. Lì mi ha concesso uno spiraglio e io sono stato bravo a cogliere l’opportunità. Ho giocato un tie-break perfetto, grazie ad un mini-break conquistato e portato avanti sino alla fine del parziale. Il terzo set è stato durissimo. Ho avuto la fortuna di avere il mio coach Max Puci accanto che mi ha supportato sempre. Max mi ha consigliato di essere aggressivo su ogni seconda palla sia sul 5-4 per me che sul 6-5 sempre in mio favore. Questa tattica ha portato Kern a commettere un doppio fallo ed un altro errore, oltre ad alcune mie volée vincenti. Sul match point sono stato sempre io a mettergli pressione e ha sbagliato.”

“Mi sento migliorato in tutto” – prosegue Galovic – “ma devo migliorare nella tenuta mentale e sulla globalità del mio gioco. Anche se inizio a sentire una certa confidenza con i miei schemi e sento di avere quasi trovato una mia identità di gioco.”

Galovic ha iniziato da pochissimo a fare sul serio con il tennis ma il suo coach crede fermamente nella possibilità che Viktor possa raggiungere ottimi risultati. Non è facile, perché l’azzurro deve sdoppiarsi a volte tra Open e Futures, così da potersi autofinanziare l’attività internazionale. “Non sono più giovanissimo (è nato nel settembre del 1990; ndr)” – spiega ancora – “e quindi nel 2013 deve fare assolutamente di più. Dovrò giocare maggiormente a livello challenger e sperare di raggiungere una classifica soddisfacente. Purtroppo dovrò svolgere ancora attività part-time, inserendo Open e gare a squadre in giro per l’Europa per potermi pagare l’attività. Approfitto per lanciare un appello per cercare uno sponsor. Magari grazie a Spazio Tennis trovo qualcosa…”

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